Calabria: la cooperativa Stella del Sud lancia il progetto Green Hero 2

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Il progetto, ha preso il via nei giorni scorsi con un primo step preliminare che ha riguardato l’aratura dei campi in Calabria e, nelle fasi successive, vedrà impiegati gli ospiti del centro d’accoglienza “Lacina”

Come valorizzare l’integrazione dei migranti attraverso progetti, la cooperativa sociale Stella del Sud è ormai esperta. Così dopo avere concluso nei mesi invernali il progetto “Green hero” dedicato all’agricoltura, la cooperativa sannicolese ci riprova  e questa volta aggiunge un nuovo tassello. Infatti, grazia alla collaborazione di biologi, agronomi e della cooperativa SEA con sede nella vicina Vallelonga, ha inteso promuovere il secondo step, che oltre alla coltivazione dei campi e raccolta dei prodotti si occuperà della vendita nei mercati settimanali che si svolgeranno nei centri limitrofi. Rispetto al primo progetto che si era svolto con la collaborazione dell’azienda “La Cona” di Vallelonga diretta da Maria Caterina Vetrò, è stata aggiunta la vendita con il ricavato che andrà direttamente ai migranti. Dunque la Stella del Sud continua a puntare sul locale e in particolare sull’agricoltura, un settore che anche nel profondo delle Pre Serre ha accusato un calo di rendimento negli ultimi decenni, con terreni sempre più incolti e prodotti biologici ridotti al lumicino.

È inutile nascondere che attraverso questo progetto le finalità saranno doppiamente raggiunte, poiché favoriranno l’integrazione e allo stesso tempo rilanceranno l’agricoltura. Così come nel passato progetto “Eroe verde”l’obiettivo di sensibilizzare a una dimensione più consapevole del vivere in rapporto con la natura, e di divulgare buone prassi del fare agricoltura sociale saranno i cavalli di battaglia. Per quanto riguarda la vendita, per il momento la cooperativa sannicolese ha deciso di puntare sui mercati settimanali di San Nicola da Crissa, Vallelonga e Brognaturo. Il progetto, ha preso il via nei giorni scorsi con un primo step preliminare che ha riguardato l’aratura dei campi e in seguito alle fasi successive e vedrà impiegati gli ospiti del centro d’accoglienza “Lacina”. “Ci ripresentiamo con un nuovo progetto– ha dichiarato il Presidente Nicola Marchese-che guarda all’agricoltura sociale che volge all’integrazione ma allo stesso tempo al rilancio dei prodotti di casa nostra. È un modo anche per gli immigrati ospiti della nostra struttura di assimilare altre conoscenze, anche perché saranno seguiti da esperti del settore”.

 

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