25 aprile, Mattarella: “E’ sempre tempo di resistenza, ovunque siano martirio, tirannie e tragedie”

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 71° anniversario della Liberazione si è recato a Varallo, nel vercellese, città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare

Sergio Mattarella alla nuova sede della Regione CalabriaIl Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 71° anniversario della Liberazione si è recato a Varallo, nel vercellese, città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare, dove ha deposto una corona d’alloro al “Muro dei Fucilati“. “E’ sempre tempo di Resistenza – ha detto Mattarella nel suo discorso – è tempo di Resistenza perché guerre e violenze crudeli si manifestano ai confini d’Europa, in Mediterraneo, in Medio Oriente. E, ovunque sia tempo di martirio, di tirannia, di tragedie umanitarie che accompagnano i conflitti, lì vanno affermati i valori della Resistenza“.

Ricordiamo, in questo 2016, – ha sottolineato il Capo dello Stato – i settanta anni dal referendum istituzionale in cui gli italiani e le italiane, queste ultime per la prima volta al voto, vennero chiamati a decidere tra monarchia e repubblica. E’ un filo che segna il legame tra la Resistenza, il nuovo carattere dell’Italia democratica e l’ordinamento repubblicano. E’ sul 25 aprile, su questa data, che si fonda, anzitutto, la nostra Repubblica“.

A chi come i partigiani qui presenti, ai quali rivolgo il ringraziamento della comunità tutta intera, seppe interpretare il desiderio di pace del popolo italiano, va riconosciuto un merito storico. Settant’anni di pace ci sono stati consegnati dai nostri padri – ha ricordato Mattarella – A noi spetta il compito di continuare, di allargare il sentiero della concordia dentro l’Unione Europea e ovunque l’Europa può far sentire la sua voce e sviluppare la sua iniziativa. Le missioni di pace della comunità internazionale, alle quali responsabilmente partecipiamo, stanno a testimoniare la nostra sensibilità e la nostra coerenza. Non ci può essere pace soltanto per alcuni e miseria, fame, guerre, per altri: queste – ha aggiunto il presidente della Repubblica – travolgerebbero anche la pace di chi pensa di averla conseguita per sempre. Di questo dobbiamo essere consapevoli e dobbiamo operare di conseguenza“.

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