Aeroporto dello Stretto, AirSud abbandona e chiude: annullati tutti i voli, adesso tocca a Denim Air. Ed è solo l’inizio…

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AirSud chiude i battenti: la situazione dell’Aeroporto dello Stretto non consente di operare, annullati tutti i voli

Aeroporto dello Stretto

Era iniziata sotto i migliori auspici e con grandi ambizioni, a dicembre, l’attività di Air Sud presso l’Aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. Il titolare del marchio Antonio Girella, con grande amore per il territorio e particolare ambizione per il suo rilancio turistico, durante una conferenza stampa parlava di “progetto ambizioso che parte dalla rotta Bergamo/ Reggio Calabria e auspichiamo possa consolidarsi con altri servizi ai passeggeri italiani. Il nostro obiettivo è supportare il territorio e lanciare un messaggio importante, ossia lo sviluppo del trasporto aereo al servizio dell’utenza / passeggero, come strumento di valorizzazione e promozione del territorio. L’obiettivo di Air Sud è quello di attirare flussi turistici in Calabria, un traguardo possibile solo attraverso sinergie tra le istituzioni ed i vari attori che operano nel settore del trasporto e dei viaggi“.

AIR SUD 1Dopo neanche tre mesi di attività (che in realtà non era andata affatto male, grazie a voli realizzati a prezzi decisamente competitivi e convenienti), però, AirSud si trova costretta a chiudere: dopo i disguidi dei giorni scorsi, apprendiamo che la decisione di abbandonare l’attività è ormai ufficiale e definitiva. A causa della chiusura di Air Sud c’è la revoca da parte dell’ENAC della concessione alla SOGAS della gestione dell’Aeroporto dello Stretto. Lo scalo è stato commissariato e il 15 marzo, tra pochi giorni, inizierà la gestione provvisoria. L’ENAC ha chiesto agli enti locali un nuovo piano economico per affidare, tramite bando (nei prossimi mesi) lo scalo a una nuova società. Tempi lunghi per realizzare obiettivi difficili.

voli air sud aeroporto dello stretto (4)Air Sud è soltanto la prima vittima della decadenza dell’Aeroporto dello Stretto. La situazione per quanto riguarda lo scalo è ancora tutta in evoluzione. Nonostante l’abbandono di Air Sud, infatti, la compagnia Denim Air che collaborava con Air Sud fornendo i Fokker 100 per i voli, potrebbe decidere di rimanere e continuare autonomamente ad operare. Ma non si sa come. In tal senso sono in corso incontri e riunioni tra i responsabili di SOGAS, Denim Air ed ENAC e la confusione sulla pianificazione futura è grande anche semplicemente nell’individuare gli interlocutori con cui dover pianificare le strategie commerciali. L’Aeroporto dello Stretto, infatti, resta appetibile soprattutto in vista della stagione estiva, e non è da escludere che Denim Air possa continuare a volare. Ma non si sa come, dove, a che condizioni e da quando. Al momento tutti i voli Air Sud sono annullati e coloro che hanno già acquistato i biglietti non possono fare altro che chiederne il rimborso, contattando la società al numero di telefono 3885875142 raggiungibile dal lunedì al venerdi dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00, oppure agli indirizzi di posta elettronica info@airsud.it (servizio informazioni) e airsud@pec.it (comunicazioni ufficiali).

conferenza airsud (3)Oltre all’aeroporto dello Stretto, gli aerei Air Sud servivano gli scali di Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle e Stoccarda. A dicembre il responsabile commerciale per l’Italia di Denim Air Massimiliano Corradino affermava che “la nostra compagni aerea ha sposato il progetto di Air Sud. Riteniamo sia un buon punto di partenza per entrare sul mercato italiano, offrendo a chi viaggia servizi sicuri e confortevoli, a prezzi competitivi. La rotta Bergamo / Reggio Calabria è significativa, perché si tratta di due scali su cui puntiamo molto, dai quali stiamo ricevendo anche una preziosa collaborazione“. Ma la situazione dello scalo reggino ha reso tutto più difficile fino al punto di rottura finale. E l’impressione è che sia soltanto l’inizio di un lungo periodo di sofferenza in cui per il “Tito Minniti” la vera sfida non sarà certo quella di programmare nuove rotte e possibilità di sviluppo, ma semplicemente salvare il salvabile “difendendo” quei pochi (e costosi) voli che comunque rappresentano una piccola-grande comodità per l’utenza del territorio. Utenza che, comunque, inizia a guardare verso Lamezia in modo sempre più interessato, come testimoniano i dati degli ultimi mesi che certificano un ulteriore crollo dell’utenza dello scalo reggino rispetto agli anni d’oro con picchi che sfioravano i 600.000 passeggeri annui tra 2006 e 2012. Sembra passata un’eternità.

La vera partita si gioca sulla politica: dovranno essere gli enti locali, e in modo particolare Comune, Provincia e Regione, a delineare un progetto serio, che sia manageriale ed economicamente sostenibile, per dare un futuro allo scalo dello Stretto, coinvolgendo anche il territorio messinese. Altrimenti anche i voli di altre compagnie più rinomate, che operano da molti anni, inevitabilmente saranno costrette a fare la stessa fine capitata ad Air Sud.

 

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