Agguato a Fago Savini di Sorianello (Vibo Valentia): inquirenti seguono pista droga

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pistolaRiassetto degli equilibri criminali per il controllo del traffico di droga. Questa la pista seguita dai carabinieri di Serra San Bruno e Vibo Valentia per venire a capo dell’omicidio di Salvatore Lazzaro, il 23enne ucciso ieri sera nella sua abitazione di “Fago Savini” di Sorianello nella quale si trovava agli arresti domiciliari. Il fascicolo sull’omicidio dalla Procura di Vibo dovrebbe passare nelle prossime ore alla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. All’attenzione degli inquirenti vi sono tre dati in particolare: la vittima era cugino di Nicola Rimedio, ucciso il 2 giugno 2012 a Sorianello ed anche lui coinvolto in vicende di droga; Rimedio era a sua volta imparentato con Domenico Ciconte, 63 anni, ucciso sempre a Sorianello il 25 settembre 2012; il 22 settembre 2012 e’ stato invece ucciso a “Comunella” di Gerocarne, a due passi da “Fago Savini”, il 31enne Antonino Zupo, pure lui come Lazzaro mentre si trovava agli arresti domiciliari per vicende legate al traffico di droga. Tali fatti di sangue andrebbero ad incastrarsi col tentato omicidio di Giovanni Emanuele (1 aprile 2012), ed il tentato omicidio di Domenico Tassone (25 ottobre 2012) costato la vita al 19enne Filippo Ceravolo, quest’ultimo estraneo alla “guerra” fra clan che vedrebbe fronteggiarsi due fazioni: da un lato gli Emanuele di “Fago Savini” e dall’altra i Loielo di Ariola di Gerocarne, in provincia di Vibo.

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