Serie B: Reggina-Brescia 1-1, grande cuore amaranto in una partita incredibile con un arbitraggio vergognoso

StrettoWeb
Bonazzoli esulta dopo il gol del pareggio (foto Francesco Saya - LaPresse)

Grande Reggina al Granillo nel posticipo della 33^ giornata di serie B: il risultato finale, 1-1 tra due squadre che stanno lottando per conquistare i playoff, è bugiardo e non racconta bene quella che è stata una gara vibrante e ricca di grandi emozioni dopo un inizio in sordina, lento e noioso. Ma nei primi 25 minuti è la Reggina che, pur senza un gioco travolgente o clamorose occasioni da gol, fa la partita, tiene il pallone tra i piedi e chiude il Brescia nella propria metà campo, avvicinandosi più volte in modo minaccioso all’area di rigore avversari. Gli ospiti, però, passano in vantaggio al 28°, alla prima occasione capitata sui piedi di Jonathas che trafigge un Belardi incolpevole, all’esordio stagionale e al ritorno in amaranto dopo 8 anni dall’ultima partita giocata con questa maglia.
Dopo il gol subito, gli amaranto reagiscono in modo veemente e in realtà trovano il pareggio con Angella al 32°, ma l’arbitro annulla mentre i giocatori e i tifosi sugli spalti stanno già esultando per un presunto fallo di Bonazzoli sul portiere avversario Arcari che le moviole televisive dimostreranno sia inesistente. La gara si incattivisce, in campo si scatena una rissa tra le due squadre e da quel momento il finale del primo tempo diventa una sorta di far-west. Ad ogni contrasto, anche minimo, si scatenano pugni e calci e l’arbitro non riesce a sedare gli animi. Al 36° viene giustamente espulso Emerson per un fallo tremendo e inutile a centrocampo, e la Reggina rimane in dieci uomini. La gara è tutta in salita, sotto di un gol e di un uomo contro una squadra decisamente temibile, ma a quel punto sale in cattedra Belardi che pochi minuti prima della fine del primo tempo salva miracolosamente, con i piedi e d’istinto, su Zoboli, e “regala” agli uomini di Gregucci un intervallo sullo 0-1.
Ma l’atmosfera non è delle migliori, e quando inizia il secondo tempo tutti si aspettano un Brescia arrembante, alla ricerca del raddoppio. In tanti temono addirittura una goleada; molte squadre nella situazione della reggina avrebbero mollato e sarebbero state travolte. Ma il secondo tempo è tutta una piacevole sorpresa. La Reggina gioca a calcio, fa possesso palla e ha il predominio territoriale costringendo il Brescia con l’uomo in più a difendersi nella propria metà campo. Il gioco amaranto è vivace nonostante l’uomo in meno, e sono tante le occasioni da gol per pareggiare, anche se quelle più clamorose sono tutte degli ospiti che, più volte, in contropiede si ritrovano con degli uomini completamente da soli di fronte a Belardi, che a quel punto sale in cattedra e si rende protagonista assoluto del match: 3 miracoli e altri 4 interventi sicuri regalano alla Reggina la possibilità di rimanere in partita fino al 90°, una speranza che si rivela assolutamente fondamentale per una squadra che non ha mollato mai, ci ha sempre creduto e proprio allo scadere con Bonazzoli, servito da Rizzato sulla sinistra, trova l’incornata dell’1-1 assolutamente meritato.
La Reggina esce dal Granillo tra gli applausi dei circa 5.000 tifosi presenti sugli spalti, che non hanno mai smesso di sostenere la squadra anche nei momenti più difficili, nonostante le ultime prestazioni non brillanti. Tanti fischi, però, sull’arbitro, il sig. Giacomelli di Trieste, che ha condotto la gara in modo scandalosamente partigiano non solo per il gol annullato quando ancora la Reggina non era in inferiorità numerica, ma poi soprattutto per aver graziato due volte i giocatori del Brescia che, su Rizzato e Angella, nel corso del secondo tempo, hanno compiuto due interventi fallosi molto violenti, analoghi a quello di Emerson, ma non sono stati espulsi e poi ancora i 4 episodi quantomeno dubbi nell’area di rigore delle “rondinelle“, di cui l’ultimo al 93° su Alessio Viola visibilmente strattonato da De Maio.

Con questo pareggio, il Brescia conquista un punto e va a -2 dal Varese 6° in classifica e a -3 dal Padova 5°, mentre la Reggina sale a -5 dal Varese e -6 dal Padova. In mezzo c’è anche la Sampdoria, che insegue il Varese a una sola lunghezza e il Padova a -2. Saranno queste cinque, verosimilmente, a giocarsi gli ultimi due posti utili per i playoff fino all’ultima giornata, anche se per la Reggina serve una specie di miracolo considerando anche che gli amaranto hanno lo svantaggio negli scontri diretti sia con il Varese che con il Padova, e che devono quindi ancora recuperare rispettivamente 6 o 7 punti, e che per arrivare tra le prime sei, devono comunque superare anche altre due squadre, la Sampdoria che li precede di 4 punti e il Brescia che li precede ancora di 3.
Ma a prescindere dalla rincorsa playoff, stasera la Reggina al Granillo ha dimostrato di poter avere anche quest’anno un cuore e una grinta straordinari, come poche volte s’erano visti in questa stagione se non nella prima parte del girone d’andata, con Breda in panchina, prima che la stagione prendesse una piega discendente. E con un Belardi così, nulla è impossibile …

Venerdì la Reggina avrà un difficilissimo impegno pre-pasquale sul campo del Torino capolista mentre il Brescia ospiterà l’Hellas Verona in un’altra gara difficile; il Padova sarà impegnato sul campo del Livorno, il Varese ospiterà il Pescara di Zeman mentre la Sampdoria andrà a Crotone. Nessuna, quindi, tra le contendenti ai playoff ha partite facili.

Condividi