Fiat Termini Imerese, ancora incertezze sulla data d’insediamento della Dr Motor

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Al termine del tavolo al ministero dello Sviluppo Economico sul futuro del polo industriale siciliano sono ancora le incertezze a prevalere.  ”Dall’incontro di oggi sono emerse tre priorita’: il rispetto delle tabelle di marcia previste dall’accordo dell’1 dicembre per Termini Imerese, la necessita’ di un impegno del Governo per la verifica degli assetti finanziari e, soprattutto, l’esigenza di fare chiarezza sul problema dei 640 esodati”. Lo dice il vice segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.L’auspicio – spiega il sindacalista – e’ quello di trovarci, all’incontro del 3 maggio, di fronte ad elementi concreti che possano fornire rassicurazioni ai lavoratori sulla partenza degli investimenti. Ribadiamo poi che e’ fondamentale capire quale sara’ il futuro dei 640 esodati che al momento non hanno nessuna garanzia. L’intero impianto dell’accordo dell’1 dicembre, infatti, poggia sulla possibilita’ di assicurare una copertura economica alle persone per cui sono previsti percorsi di mobilita’ in vista del prepensionamento”. ”E’ comunque positivo – conclude – che Dr abbia confermato i propri impegni, e ribadito di non aver apportato alcuna modifica al piano industriale”. Intanto,  il prossimo incontro sullo stabilimento di Termini Imerese e’ fissato per il 3 maggio, secondo quanto si apprende da fonti sindacali. “Sono trascorsi quasi quattro mesi dalla sottoscrizione dell’accordo di programma al ministero per lo Sviluppo economico e ancora oggi nessuna data certa e’ scaturita dal vertice romano sui tempi per l’insediamento di Dr Motor e sull’avvio degli investimenti previsti per la reindustrializzazione di Termini Imerese“. Lo dice Salvino Caputo (Pdl), presidente della commissione Attivita’ produttive dell’Assemblea regionale siciliana, che oggi ha partecipato al vertice convocato a Roma al ministero per lo Sviluppo economico. Secondo Caputo, “l’indicazione fornita di aggiornare il tavolo tecnico a Roma tra quattro settimane e’ la conferma che l’azienda Dr Motor non e’ in condizioni di potere dare garanzie di investimenti e di avvio delle produzioni a Termini Imerese, e che gli impegni assunti a dicembre si spostano sine die. Temo che – prosegue il parlamentare del Pdl – nonostante gli investimenti programmati dallo Stato e dalla Regione per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio delle attivita’ industriali siamo ad un punto morto“. Per Caputo si e’ trattato di “un incontro certamente deludente che deve fare riflettere tutti e in particolare il Governo della Regione che ha investito oltre 200 milioni di euro”. Intanto Caputo ha convocato una seduta straordinaria della commissione alla presenza dell’assessore regionale Marco Venturi per “valutare gli interventi da adottare“.
E le critiche tuonano anche dall’Idv: “Come sempre c’e’ un evento che fa cascare l’asino. La drammatica vicenda di Termini Imerese sconfessa clamorosamente il governo. Infatti, le folli politiche di Monti e della Fornero hanno avuto come unico effetto quello di lasciare per strada gli ultra 50enni e, nel caso di aziende in ristrutturazione, di far fallire ogni tentativo di risanamento”. E’ quanto afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell’Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: ”A Termini Imerese c’e’ un problema in piu’: la credibilita’ di Sviluppo Italia nello scegliere il partner industriale, vale a dire la Dr Motors di Di Risio. L’IdV ha denunciato, sin dal primo momento, la scarsa capacita’ imprenditoriale di Di Risio e il pericolo che questi utilizzasse Termini Imerese per arrivare ai finanziamenti pubblici in modo da coprire i propri problemi con le banche”. Conclude Zipponi: ”Chiediamo, quindi, al governo di rispondere su Termini Imerese, chiarendo, una volta per tutte, se siamo in presenza di un’operazione industriale credibile oppure se si tratti dell’ennesimo faccendiere che approfitta dei lavoratori e di un intero territorio per avere denaro pubblico”.
Subito dopo l’incontro al Mise, anche il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, ha espresso il suo parere: “Il piano definitivo d’impresa della casa automobilistica molisana necessita ancora di adeguate garanzie finanziarie che saranno risolte secondo Invitalia entro le prossime quattro settimane. L’incontro – aggiunge il sindaco – e’ stato utile per ribadire che il processo di reindustrializzazione di Termini Imerese affidato alla DR necessita sia del puntuale rispetto dell’accordo del dicembre 2011 che poneva in mobilita’ incentivata 640 addetti, sia della cassa integrazione straordinaria per quegli addetti impegnati nelle pulizie tecniche e civili e nella mensa“.
In definitiva, l’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico non è servito a risolvere alcuni nodi importanti circa il futuro dello stabilimento automobilistico di Termini Imerese: sull’avvio del piano di reindustrializzazione del sito, che il gruppo Dr Motor ha rilevato da Fiat a dicembre, pesano, in particolare, il problema dell’accesso al credito dell’azienda che fa campo all’imprenditore molisano Massimo Di Risio e la situazione dei 640 esodati, per i quali e’ di fondamentale importanza, hanno sottolineato i sindacati, che siano applicate le regole precedenti la riforma, cosi’ come era stato pattuito nell’intesa siglata a dicembre. E ora le sorti di questa delicata situazioni saranno ridiscusse dall’azienda e i sindacati il 3 maggio, secondo quanto stabilito dal ministero dello Sviluppo economico e l’advisor Invitalia. Enzo Masini, responsabile auto della Fiom, afferma: “chi doveva fare passi avanti non li sta facendo“, in particolare riferendosi al Governo. “Pensiamo serva un atto di responsabilita’ da parte del Governo – conclude Masini – che sblocchi la questione relativa alle pensioni e che ci sia un intervento sul sistema del credito, visto che per Termini Imerese non stiamo parlando di centinaia di milioni di euro. Se il piano industriale sta in piedi, che venga finanziato“.

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