Strage di Brescia: rabbia e disperazione a Reggio, i 2 giovani uccisi erano calabresi

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Si chiamava Francesca Alleruzzo, 45enne maestra in una scuola elementare di San Polo, un quartiere di Brescia, l’ex moglie di Mario Albanese freddata a colpi di pistola dal 34enne mentre si trovava in un’auto fuori dalla casa di via Raffaello. Insieme a lei un amico, Vito Macadino, 56 anni. A essere uccisi nella notte anche la figlia della donna, Chiara Matalone, e il suo fidanzato, Domenico Tortorici, entrambi 19enni, arrivati dalla Calabria e a Brescia solo di passaggio per trovare la madre di lei.

C’e’ rabbia e dolore nei due quartieri di Reggio Calabria dove vivevano Chiara Matalone e Domenico Tortorici, i giovanissimi fidanzati uccisi nella strage di Brescia. Domenico, secondo quanto riporta il giornale online ‘ZoomSud’, era un ragazzo benvoluto da tutti e per anni aveva giocato a calcio con la Polisportiva Salice. Il giovane era noto per la sua dolcezza e gentilezza. La disperazione dei suoi familiari e dei suoi amici si avverte nel quartiere di Salice, a Reggio Calabria, dove in molti lo ricordano come un ragazzo per bene. ”Ci sembra un film dell’orrore – raccontano alcuni amici di Domenicoe non riusciamo a crederci. Domenico non avrebbe fatto male a una mosca”. Durante la messa domenicale, tra i banchi della chiesa c’erano tante persone con i volti rigati dalle lacrime. Per rivedere la sua Chiara, il ragazzo si sottoponeva spesso a quel viaggio che lo portava fino a Brescia. Chiara era anche lei originaria di Reggio Calabria, per l’esattezza del quartiere Catona e si era trasferita a Brescia per stare accanto alla madre.

Non sanno ancora quello che e’ successo alla loro mamma i tre figli di Francesca Alleruzzo, l’insegnante di 44 anni uccisa stanotte a Brescia dall’ex marito. I bambini, secondo quanto si e’ appreso, sono stati affidati a personale specializzato nel trattare queste tragedie. I tre piccoli, tre bambine di 10, 7 e 5 anni, si trovavano infatti nella casa di via Raffaello dove la scorsa notte, intorno alle 3.30, il camionista in preda a un raptus ha sparato a Chiara Matalone, di 19 anni, la figlia della donna avuta da una precedente relazione, e A Domenico Tortorici, il suo fidanzatino, anch’egli 19enne. I due erano entrambi giunti dalla Calabria a Brescia, ospiti della madre di lei, in cerca di lavoro. Al momento non e’ stato ancora spiegato se le tre bambine hanno assistito alle efferate fasi del duplice omicidio avvenuto nella casa, anche se la piu’ grande, quella di 10 anni, potrebbe avere visto qualcosa e potrebbe essere sentita, con le cautele del caso, dagli inquirenti. Di certo, pero’, soprattutto le piu’ piccole, che non devono essersi rese conto dell’altro duplice omicidio, avvenuto sotto casa, non sanno ancora che la mamma non c’e’ piu’.

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