Palermo. Revoca autorizzazione sanitaria ”Centro Ippocrate”. Gravissime irregolarità

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L’assessorato regionale siciliano della Salute ha chiesto alla direzione dell’Asp di Palermo l’immediata revoca dell’autorizzazione sanitaria nei confronti del ”Centro Ippocrate” di Palermo per gravissime carenze assistenziali, organizzative e strutturali.
La vicenda inizia alcuni giorni fa in seguito ad una segnalazione pervenuta alla segreteria dell’assessorato da parte di un paziente che lamentava di avere ricevuto indebite richieste economiche dalla struttura per prestazioni che dovrebbero essere effettuate gratuitamente.
Dopo aver verificato che il ”Centro Ippocrate” non era autorizzato a svolgere quel tipo di prestazioni, l’assessore regionale Massimo Russo ha sollecitato l’intervento dei carabinieri del Na,s la cui ispezione ha fatto emergere gravi irregolarita’. Ieri sera una nuova ispezione, condotta da funzionari dell’assessorato e da personale dell’Asp, ha rivelato che il ”Centro Ippocrate”, non accreditato dal SSR ma in possesso di autorizzazione sanitaria per l’esercizio di attivita’ di chirurgia ambulatoriale rilasciata nel 2008 dalla precedente amministrazione dell’Ausl 6 di Palermo, praticava interventi di ben altra complessita’ chirurgica. Al momento dell’arrivo degli ispettori non era presente personale medico nonostante fossero ricoverate due giovani pazienti, sottoposte appena qualche ora prima a intervento di mastoplastica additiva. Inoltre sono state rilevate gravi carenze in tutta la struttura, compreso il complesso operatorio.
”Un fatto gravissimo – ha detto l’assessore Russo – sul quale devono essere presi provvedimenti consequenziali. Continueremo la nostra attivita’ di controllo sul territorio perche’ certe vergognose situazioni non sono piu’ accettabili e verificheremo se nel centro abbiano operato abusivamente medici dipendenti di strutture pubbliche: ove questo risultasse vero chiederemo l’adozione di provvedimenti durissimi. Non si puo’ scherzare con la salute dei cittadini che magari ingenuamente si affidano a medici e strutture che non sono in alcun modo qualificati e che addirittura, nel sito internet, promuovono fraudolentemente un’attivita’ sanitaria non autorizzata: tutto cio’ danneggia l’immagine della stragrande maggioranza dei medici e delle strutture sanitarie pubbliche e private che lavorano seriamente”.

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