Nuovo record della benzina: supera quota 1,9 euro al litro e 1,795 per il diesel

StrettoWeb

Ancora record per il prezzo della benzina che oggi nei distributori Ip e Shell supera 1,9 euro al litro (rispettivamente 1,905 e 1,900). Nuovo massimo anche per il diesel a 1,795 euro al litro. Lo segnala Staffettaonline. I rincari sono ormai generalizzati e nel Centro, secondo Quotidiano Energia, hanno punte massime prossime a 2 euro.

“Se i ribassi dei prezzi internazionali (in particolare della benzina) – spiega Staffettaonline – non si riversano ancora sui prezzi alla pompa è anche perché i margini sulla benzina sono risultati ancora in calo nelle ultime rilevazioni e al di sotto della media degli ultimi due anni. Discorso diametralmente opposto per il gasolio, i cui margini sono in aumento e ben al di sopra della media degli ultimi due anni”. Probabile dunque, viene detto, un aggiustamento al ribasso, nei prossimi giorni, per il prezzo alla pompa del diesel.

Gli aumenti di questa mattina registrano una media ponderata nazionale tra i diversi marchi in modalità servito per la benzina a 1,886 euro/litro (+0,2 centesimi) e per il diesel a 1,782 euro/litro (+0,1 centesimi). Fermi il Gpl Eni a 0,884 euro/litro in media nazionale e il metano a 0,952 euro/kg. Stando alla consueta rilevazione hanno messo mano ai listini Esso, IP e Shell. Per la prima registriamo un rialzo di 0,6 centesimi sulla benzina a 1,894 euro/litro (media nazionale Esso calcolata dalla Staffetta). Per IP +0,9 centesimi, sempre sulla verde, a 1,905 euro/litro. Per Shell +1 centesimo sulla benzina a 1,900 euro/litro e +0,5 sul diesel a 1,795 euro/litro.
“Con i nuovi record della benzina, un pieno è arrivato a costare 10 euro in più rispetto all’inizio dell’anno”. È il calcolo di Adusbef e Federconsumatori alla luce degli ennesimi rincari che hanno portato la verde oltre 1,9 euro al litro. “Decisamente più impressionante – affermano – appare il confronto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: un pieno oggi costa 22 euro in più rispetto a marzo 2011. In termini annui, l’aggravio rispetto a marzo 2011 è pari a 528 euro, solo per costi diretti, a cui si aggiungono 423 euro annui per i costi indiretti determinati sui prezzi dei beni e servizi a causa del caro carburanti”. Si tratta, proseguono, di “una situazione insostenibile per le famiglie, già costrette a fare i conti con un incredibile aumento dei prezzi e della tassazione”.

Come previsto con l’avvicinarsi delle feste di Pasqua i prezzi dei carburanti alla pompa rincarano. Le compagnie petrolifere, insomma, speculano sui viaggi di Pasqua e sulle gite di Pasquetta”. Lo afferma il Codacons, denunciando, di fronte all’ennesimo record di benzina e diesel, “una tradizione ormai consolidata, quella di spillare soldi approfittando dei grandi esodi, da Ferragosto all’Epifania”. Secondo l’associazione dei consumatori, “considerando 8 milioni di autovetture in movimento, è sufficiente un centesimo di euro in più al litro per incassare 4 milioni di euro aggiuntivi per ogni pieno di carburante. Se a questo si aggiunge che, rispetto allo scorso anno, un pieno costa già 18 euro in più, ecco che il salasso è completo. La stangata complessiva del periodo pasquale per gli automobilisti italiani – prosegue il Codacons – sarà pari a 430 milioni di euro. Per questo l’associazione chiede al Governo, ed in particolare  al ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, di convocare le compagnie petrolifere prima di Pasqua, e affrontare seriamente l’emergenza benzina”.

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