Nucera (Pdl): “continua la spoliazione di Reggio Calabria”

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Ho l’impressione che Reggio Calabria si stia ritrovando nelle stesse condizioni precedenti agli anni ’80, nel corso dei quali la citta’ fu oggetto di una persistente opera di spoliazione di uffici e di importanti sedi istituzionali. Oggi accade che dopo gli smantellamenti che hanno interessato il Compartimento delle Ferrovie, quello delle Poste, gli uffici doganali, delle Opere Marittime, ed il declassamento dell’Aeroporto dello Stretto, c’e’ chi immagina persino lo spostamento della sede dell’Agenzia per i beni confiscati”. E’ quanto rileva il Segretario Questore del Consiglio regionale della Calabria Giovanni Nucera, dopo i contenuti della relazione sull’attivita’ dell’Agenzia nel 2011, nella quale e’ stata prospettata l’idea di cambiare la sede principale dell’Agenzia, fissata a Reggio Calabria, a causa delle oggettive difficolta’ di collegamento con la citta’ dello Stretto. ”Oltre al danno la beffa – afferma NuceraReggio da anni sta pagando il pesante costo del suo isolamento a causa degli interminabili lavori di ammodernamento dell’Autostrada Sa-Rc, cui si sono aggiunte le decisioni del Gruppo Fs che ha tagliato 52 treni a lunga percorrenza, e gli alti costi dei voli da e per la citta’ di Reggio, praticati dalle principali compagnie aeree. La soluzione alle difficolta’ di raggiungere la citta’ di Reggio non puo’ essere il trasferimento di una Agenzia nazionale che proprio in questa citta’ trova il suo fondamento istituzionale, ma soprattutto operativo, perche’ collegata con l’opera di repressione e di indagine che vede impegnato, su tutti gli Uffici di Procura italiani, quello di Reggio Calabria. D’altra parte – prosegue Nuceraquando l’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni decise di istituire l’Agenzia per i Beni confiscati, risulto’ naturale la decisione di fissarne la sede a Reggio, ”per aggiungere un nuovo importante tassello nella lotta alla mafia”. Mi chiedo se ”quel tassello” non serva piu’ – commenta Nuceranon sia piu’ utile, o se la gestione ed il successivo utilizzo sociale dei grandi beni e patrimoni sequestrati o confiscati alla ‘ndrangheta diventi ancora piu’ complicata a tutto discapito delle esigenze che in questi anni si sono manifestate in ordine ai ritardi inerenti le pratiche di assegnazione dei beni ed il loro utilizzo per fini sociali”. ”Francamente – prosegue il Segretario Questore del Consiglio regionale – mi sembra una ipotesi buttata li’ per verificarne l’effetto. Ma che non va sottovalutata. Da qui la mia indignazione ed il mio netto rifiuto a qualsiasi possibilita’ di eliminare dalla citta’ di Reggio Calabria un presidio cosi’ importante dello Stato nella lotta e nel contrasto alla criminalita’ organizzata”. ”Fanno bene Scopelliti ed Arena a far sentire forte la loro voce. Ma ci aspettiamo – conclude Nucerauna presa di posizione altrettanto forte dalla deputazione reggina in Parlamento, giammai per difendere un ”pennacchio’, quanto piuttosto per non far calare ai livelli piu’ bassi la dignita’ di una citta’ gia’ duramente provata da tanti mali e difficolta”’.

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