L’on. Domenico Naccari racconta ai microfoni di StrettoWeb la nobile missione della Fondazione ‘CRE’, Calabria-Roma-Europa

StrettoWeb
L'on. Domenico Naccari

La Fondazione “Calabria Roma Europa” ha raggiunto proprio nei giorni scorsi un traguardo importante e prestigioso: come abbiamo già scritto ieri in quest’articolo, è salito a 150 il numero dei comuni che hanno aderito alla stessa fondazione. “Un risultato importante, perchè 150 comuni su 409 significa il 30% dei comuni calabresi, e la fondazione è nata solo da un anno“: lo dice l’On. Domenico Naccari, raggiunto oggi dai microfoni di StrettoWeb, che vuole rendere onore al merito di una realtà che si pone come eccellenza istituzionale di una Calabria positiva, che vuole crescere esaltando le sue tante ricchezze in modo onesto e leale, contrastando la criminalità.
L’on. Naccari ci ha raccontato la storia e l’idea della Fondazione, nata dopo la sua elezione a consigliere comunale di Roma dove ha subito iniziato a realizzare, da buon calabrese, una serie di iniziative che avvicinassero la Calabria alla capitale, che – come disse Alemanno quando sancì con Scopelliti il gemellaggio tra Reggio e Roma nell’autunno 2009, figlio proprio della regìa di Naccari – rappresenta la più grande città della Calabria, dato il numero dei calabresi che risiedono tra i sette colli. “Quel gemellaggio è stato un grande successo e ha portato a una serie di iniziative culturali apprezzate e condivise“, dice Naccari che poi nel 2011 ha dato vita alla Fondazione “CRE”, ‘Calabria Roma Europa’, con l’obiettivo “di creare una vetrina per tutti i comuni Calabresi su Roma, un punto di riferimento nella capitale, magari in futuro anche una sede. Un percorso che avvicina Roma alla Calabria partendo dalla cultura per passare ai servizi, alle relazioni e al turismo. Alla Fondazione hanno aderito anche personalità illustri, oltre ai comuni, e altre istituzioni come tre province su cinque (Reggio, Crotone e Catanzaro) e altri enti locali. Accettiamo tutti i contributi, da ogni colore politico, da ogni area geografica, purchè non siano in qualche modo collegabili alla ‘ndrangheta che respingiamo fermamente come ogni organizzazione criminale“.
Naccari cita con orgoglio due appuntamenti importanti che hanno segnato le prime tappe della Fondazione: la grossa manifestazione del 28 ottobre 2011 a Roma dove 50 sindaci calabresi sono stati accolti da Alemanno che ha parlato della stessa Fondazione come una “brillante intuizione che va sostenuta“, e poi ancora quello del 18 febbraio 2012 a Lamezia Terme dove 20 sindaci della provincia di Catanzaro e Wanda Ferro, la presidente della Provincia, hanno ricambiato l’ospitalità capitolina ricevendo il sindaco Alemanno in un convegno tematico.
Quella della Fondazione ‘CRE’ è una Calabria positiva, che ha deciso di non piangersi addosso ma di guardare con fiducia al proprio futuro grazie all’impegno degli stessi calabresi; una sorta di “rivoluzione culturale” per la mentalità di una regione che negli ultimi secoli ha sempre aspettato che fossero altri, esterni, a determinare il proprio destino, subendo in modo passivo tutto ciò che venisse propinato.
Ed è questa “nuova” Calabria che vorremmo vedere sempre più diffusa e affermata; è di questa “nuova” Calabria che senza ombra di dubbio parleremo ancora.

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