Due impiegati infedeli, nel 1972, avrebbero truffato 1,8 miliardi di lire con 1.131 false richieste di prestito all’Ifi da parte di dipendenti dell’Ente. E adesso tocca alla Provincia di Catania pagare una grossa sanzione di 23 milioni, forse più, all’Istituto finanziario italiano. Questa somma finale è il frutto di un contenzioso legale durato 40 anni e nel quale la Provincia di Catania e’ chiamata a rispondere in solido del danno cagionato dai due dipendenti, che sono stati riconosciuti colpevoli agli inizi degli anni Novanta. La vicenda, ricostruita fino ad oggi, è comparsa nell’inserto ‘Economia’ del Corriere della sera, svelando che il 2 marzo scorso un ufficiale giudiziario ha notificato un atto di pignoramento per 23 milioni 285.62 euro e 39 centesimi al presidente della Provincia in carica, Giuseppe Castiglione, esponente di spicco del Pdl siciliano che e’ anche presidente dell’Upi. Il mega-risarcimento, che partito da 1,8 miliardi di lire si e’ moltiplicato per 25 volta la cifra iniziale, e’ dovuto ai commissari dell’Istituto finanziario italiano: l’Ifi, infatti, e’ intanto fallito.