Giù la fiducia dei consumatori US

StrettoWeb

Ieri una gironata di ribassi diffusi sui listini azionari US ed Europei. Ha pesato la fiducia dei consumatori in calo negli US (dove i consumi contano per il 70% dell’economia) e sulla stessa scia troviamo in rosso anche i i principali listini asiatici. Gli investitori sembrano essere preoccupati da diverse variabili: prezzi del petrolio alti che potrebbero franare la crescita e produrre inflazione; Europa prossima alla recessione con i dati manifatturieri degli ultimi mesi che confermano la tendenza, e di conseguenza la Cina che inizia a produrre di meno. Questo sul piano macro perchè tecnicamente i principali listini continuano la loro tendenza rialzista e difendono bene le trendline rialziste che fungono da livelli di supporto dinamici (una rottura potrebbe dare il via alle spinte ribassiste).

Sul mercato valutraio Euro stabile nei confronti delle principali valute contro cui viene scambiato, 1.3350 contro il USD;  110.40 contro lo Yen;  1.2060 contro il Franco; 0.8380 contro la Sterlina. Per quanto concerne le materie prime ritracciano leggermente il brent che chiude poco sotto i 125 USD al barile ed anche l’oro in leggero ribasso chiude sui 1680 Usd l’oncia, Rame in congestione chiude sui 8458 Usd.

Nella mattinata diversi dati attesi in UK ma che non dovrebbero creare un grosso impatto sui mercati; nel pomeriggio invece alcuni dati che, se distanti dalle previsioni, potrebbero creare volatilità: alle 14:30 ora italiana i dati sugli ordinativi di beni durevoli US (atteso 1,6%, precedente -3,0%); mentre alle 16:30 arriveranno i dati sulle scorte di crude oil (atteso 2.8M, precedente -1,2M).

Paolo Bercich

www.xtb.it

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