E adesso i No Tav minacciano di bloccare tutto il Paese. Lo Stato, sempre più debole, resta a guardare…

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Non si ferma la battaglia in Valsusa, dove i NoTav stanno usando la violenza per bloccare i cantieri di un’opera pubblica di valenza europea che giudicano dannosa dell’ambiente e del territorio piemontese. Allo svincolo di Chianocco ieri sera verso le 22 dopo l’ennesima ricostituzione del blocco autostradale rimosso nel pomeriggio dalle forze dell’ordine, è riesplosa la violenza. Solito copione, pietre e oggetti contundenti lanciati dai No Tav all’avanzare della polizia che questa volta pero’ non si è limitata a un’azione di alleggerimento. Gli agenti hanno caricato con insistenza i circa 400 attivisti ritornati sulla carreggiata. Manganellate, lacrimogeni e idranti in dose massiccia, inseguimenti fino a Bussoleno e Bruzolo, dove i violenti manifestanti si “rifugiano”.
Al momento, riferisce la Questura, il bilancio dei feriti tra le Forze dell’ordine e’ di 29 persone, di cui 18 poliziotti e 11 carabinieri. Per tutti le prognosi non superano i 15 giorni, salvo complicazioni. Intanto la circolazione sulla A32, sgomberata ieri sera dopo tre giornate di occupazioni, e’ regolare in entrambe le carreggiate. Ma questa situazione di calma non sembra destinata a durare: gli antagonisti si riuniscono nuovamente in assemblea alle 18 e annunciano una nuova giornata di blocchi e di azioni a sorpresa.

I manifestanti, infatti, si stanno organizzando per l’iniziativa ”blocchiamo tutto” annunciata nella notte all’assemblea di Bussoleno e annunciano i primi raduni previsti per oggi alle 18 in tutta Italia. Gli appuntamenti sono in Valle di Susa a Bussoleno (Torino), poi a Milano alla stazione centrale, a Brindisi, a Bologna e a Brescia, in piazza della Loggia.

Ministri e amministratori tuonano in modo deciso: “la violenza non vincerà, nè sarà tollerata“. Ma intanto nesuno decide di mandare l’esercito a presidiare i cantieri di un’opera fondamentale e lo Stato continua a dimostrarsi sempre più debole …

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