Crolla Milano, torna la paura dello spread

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Giovedì nero a Piazza Affari caratterizzato da fortissime vendite, concentratesi in particolare sul comparto bancario, che ha appesantito così oltremodo la performance negativa del listino meneghino. Milano difatti al fixing lascia sul terreno oltre tre punti percentuali (-3.30%) rivelandosi decisamente la peggior piazza europea. Male anche le altre piazze europee seppur con perdite decisamente più contenute: Francoforte cede l’1.77%, Parigi l’1.43% meglio la piazza londinese che lascia sul terreno l’1.15%. A distinguersi ieri sicuramente è stata Ws: dopo un avvio debole causato dalla debolezza dei mercati europei i listini americani a partire dal tardo pomeriggio hanno raggiunto supporti molto significativi registrando un deciso rimbalzo, culminato soprattutto durante l’ultima mezz’ora di contrattazioni, facendo così terminare la seduta praticamente invariata o con ribassi veramente frazionali: al fixing l’indice tecnologico perde lo 0.31%, in leggero ribasso anche lo S&P500 (-0.16%) mentre chiude addirittura in positivo l’indice DJ che racchiude i trenta titoli a maggior capitalizzazione di WS che registra un +0.15%.

Ad affossare ieri le piazze europee e soprattutto Milano sono state le cattive notizie provenienti dalla Spagna e dalla Grecia: sul paese iberico resta ancora molta incertezza soprattutto sul comparto finanziario, inoltre è atteso per oggi il voto relativo ad una ulteriore manovra finanziaria da venti miliardi che si aggiunge a quella già varata dal governo spagnolo a fine 2011. Sulla situazione ellenica durante la giornata si sono appresi rumors sui mercati relativamente ad una nuova possibile ristrutturazione del debito, si dovrà così rivedere quello appena approvato qualche settimana fa. Se a tutto ciò aggiungiamo anche le pessime notizie riguardanti il nostro paese, ieri il ministro Corrado Passera ha affermato che l’Italia si trova in piena recessione e la tendenza perdurerà per tutto il 2012, diventa facile comprendere e spiegare il perchè del crollo registrato ieri a Piazza Affari.

Ecco le performance registrate ieri a Milano per l’intero settore bancario: Banca MPS (-10,97%), Popolare di Milano (-10,44%), Banco Popolare (-7,41%), Ubi Banca (-6,55%), Bper (-6,34%), Unicredit (-5,81%) e Banca Intesa (-5,33%). Percentuali da brivido che non si registravano da parecchie settimane! Unico titolo positivo della giornata, decisamente in controtendenza con il mercato è stato Finmeccanica che ha guadagnato quasi tre punti percentuali (+2.92%), davvero un’ottima performance soprattutto se confrontata con i disastri di ieri del comparto bancario. Torna inoltre a salire con forza lo spread Btp-Bund riportatosi in chiusura a 340 bp, dopo un massimo intraday registrato a 345 punti.

Per la giornata entrante molti i dati macroeconomici in uscita: alle ore 11.00 verrà pubblicato l’indice dei prezzi al consumo italiano previsto in calo allo 0.2% rispetto al mese precedente. Lo stesso dato verrà diffuso a Ws alle ore 14.30 (attese a +0.1%) insieme alle spese personali, previste in crescita allo 0.4%. Alle 15.45 verrà diffuso il Chicago PMI (atteso in diminuzione a 63.2 punti) e dieci minuti più tardi sarà la volta del sentiment dei consumatori (UoM previsto in crescita a 74.9). Da segnalare inoltre che oggi si terrà l’Ecofin a Bruxelles dove si riuniranno i ventisette membri dei paesi dell’Eurozona. A Piazza Affari sotto la lente sarà Buzzi Unicem che diffonderà i conti del 2011.

Marco Dall’Ava

www.xtb.it

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