Comunali di Palermo: il centro/destra si compatta intorno a Massimo Costa, tiro alla fune interno per il centro/sinistra ancora appeso al duello Borsellino-Ferrandelli

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di Giorgio Sanseverino – Per Palermo, le urne del 6/7 maggio sembrano ormai un’ utopica svolta. Le recenti primarie del 4 marzo, che hanno visto vincente il giovane Fabrizio Ferrandelli, sono state macchiate da accuse di brogli per il gazebo del quartiere Zen, quest’ultime affidate alla revisione dell’equipe di giuristi formata dal magistrato Peppino di Lello, l’ex preside di facoltà di giurisprudenza Giuseppe Verde e l’attuale in carica, Antonio Scaglione che hanno depennato in blocco 400 voti per tutti, salvando così le votazioni dei trentamila palermitani. La decisione, che avrebbe dovuto cancellare qualsiasi dubbio, ha invece intensificato le gomitate tra la Borsellino e Ferrandelli; infatti la farmacista ed il banchiere sembrerebbero oggi in corsa l’uno contro l’altro verso la poltrona tanto contesa. Ai rispettivi capi della fune troviamo a dar man forte alla Borsellino l’Idv di Di Pietro con Leoluca Orlando, che ritiene compromesse le primarie e per l’appunto incoraggia la donna, che insieme all’ARCI, ha dato vita alla Carovana Antimafia; dall’altro capo troviamo il fondatore dell’associazione di volontariato “SicilianaMente” Fabrizio Ferrandelli che in forza del risultato ottenuto alle primarie continua il cammino verso le amministrative accompagnato dal Pd nazionale che incita all’unità e riconosce i risultati delle votazioni.
Queste distanze interne volgono a vantaggio del centro-destra, compatto in un’unica testa: Massimo Costa. L’ex presidente del Coni Sicilia, infatti ha ricevuto recentemente la “leggera benedizione” dal segretario del Pdl Alfano, dal leader dell’Udc siciliana D’Alia e dal GrandeSud rappresentato dal numero due Pippo Fallica.

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