Coldiretti: “bene Coca Cola su Rosarno ma paghi arance 15 cent”

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”Registriamo positivamente la disponibilita’ di Coca Cola che, su sollecitazione del ministro delle Politiche agricole Mario Catania, ha dichiarato l’impegno a continuare a lavorare con gli agrumicoltori della Piana di Rosarno-Gioia Tauro”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti della Calabria, Pietro Molinaro, nel commentare l’intenzione di Coca Cola di incrementare gli acquisti di arance calabresi rispetto allo scorso anno, aggiungendo che occorre “garantire un prezzo all’agrumicoltore di almeno 15 centesimi al chilo”. Molinaro ha sottolineato che e’ “indispensabile formulare accordi che non prescindano dal riconoscimento dei costi di produzione. Basterebbe pagare le arance ai produttori qualche centesimo di piu’ rispetto agli 8 centesimi al chilo attuali, aumentare di alcuni punti percentuali oltre il 12% il succo di agrumi nelle bibite e indicare l’origine delle arance sulle etichette per spezzare, con trasparenza e legalita’, la catena di sfruttamento che sottopaga il lavoro ed il suo prodotto”. Molinaro si riferisce alla legge in base alla quale le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che contengano “appena il 12% di succo di agrumi. Un inganno per i consumatori e un cappio al collo per l’intera filiera. Ogni punto percentuale di succo di arancia in piu’ oltre al 12% – continua Molinaro – corrisponde all’utilizzo di 25 milioni di chili in piu’ di arance. Pagare le arance a 15 centesimi/chilo da’ la possibilita’ di remunerare adeguatamente il prodotto e il lavoro per ottenerlo”. Coldiretti conclude affermando che l’aumento del succo contenuto nelle aranciate “avrebbe anche positivi effetti per la salute, in quanto ci sono un milione di persone che non mangiano mai frutta”.

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