La Cisl Calabria stigmatizza il rinvio della riforma sui costi della politica regionale

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La recente determinazione della competente Commissione del Consiglio Regionale che di fatto sposta a successivi momenti, peraltro non definiti, l’attesa proposta di riforma sui temi della riduzione dei costi della politica e del sistema istituzionale regionale deve essere al più presto riconsiderata.

Tutto ciò si impone – afferma Tramonti – anche in considerazione delle difficoltà di bilancio della nostra Regione oltre che per la particolare condizione economica e sociale in cui continuano a vivere le nostre comunità.

Per questi motivi è necessario e non più rinviabile che si avvii un reale processo di contenimento della spesa che miri da un lato a salvaguardare gli equilibri e la sostenibilità finanziaria del sistema regionale, e dall’altro a garantire adeguati livelli di welfare a favore delle classi sociali più svantaggiate.

Per la CISL è pertanto ineludibile intervenire prioritariamente sulla razionalizzazione della spesa regionale così come è altresì necessario, quale segnale vero di discontinuità, varare un provvedimento legislativo di riduzione del numero dei Consiglieri e degli Assessori regionali, rivisitando allo stesso tempo indennità e gruppi consiliari.

In questo contesto la CISL sollecita l’avvio del confronto sulla riorganizzazione degli Enti sub-regionali finalizzato a definire ruoli ed obiettivi da perseguire, recuperando efficacia ed economicità gestionali attraverso una riforma organica sia degli Enti Strumentali che delle società partecipate.

In questa direzione il percorso di riforma di ARSSA e AFOR rappresenta un vero e proprio banco di prova sulla capacità di cooperare per l’effettivo rilancio e modernizzazione di due comparti, forestazione e agricoltura, strategici e decisivi per le prospettive di crescita della nostra Regione.

Sull’insieme di tali questioni la CISL ritiene auspicabile e non rinviabile da parte del Governo e del Consiglio Regionale pervenire all’elaborazione di una proposta di riforma il più possibile condivisa e concertata in direzione del rilancio dei livelli di produttività, della riqualificazione della spesa, della riduzione dei costi improduttivi e dei tagli agli sprechi.

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