Protesta dei “Forconi”: blocco a Gela, allarme sicurezza

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Sindaci e vertici provinciali delle forze dell’ordine sono riuniti nella prefettura di Caltanissetta per un esame della situazione nel Nisseno dopo tre giorni di sciopero di forconi e autotrasportatori, con blocco del traffico, delle fabbriche e delle citta’. Sul tavolo del confronto anche le condizioni di sicurezza del petrolchimico di Gela, minacciate dal mancato arrivo del cambio turno, alle 6 e alle 14 di oggi. Il personale che sta facendo marciare gli impianti e’ in servizio ininterrottamente da ieri sera alle 22, cioe’ da 18 ore. La direzione della Raffineria minaccia la fermata generale dello stabilimento, se ai blocchi non fanno passare quantomeno il personale turnista. In una nota, consegnata in mattinata al prefetto, Umberto Guidato, l’azienda dell’Eni scrive che ”il perdurare della stato di blocco oltre a comportare rischi in termini di sicurezza degli impianti e dei lavoratori stessi, provochera’ l’inevitabile fermata generale dello stabilimento con conseguenze anche in termini ambientali”. Alle 14, i lavoratori turnisti sono stati fatti salire su alcuni pullman, che, scortati dalla polizia, hanno tentato di superare i blocchi, ma invano. Mezz’ora dopo un autobus con 50 operai e’ riuscito a passare. La tensione e’ notevole. Si temono scontri.

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