Messina: domenica una manifestazione contro il razzismo “Otro mundo es posible”

StrettoWeb

Il “Comitato 18 dicembre” indice per venerdì 16 novembre 2011, alle ore 10.30, nei locali della Sala Commissioni della Provincia Regionale di Messina, la conferenza stampa per discutere coi media del corteo del 18 dicembre, denominato OTRO MUNDO ES POSIBLE.
Inoltre alleghiamo anche il link del “Video Spot” per la manifestazione realizzato durante il concerto della Bandabardò al Giardino Corallo il 9 dicembre 2011, e con la partecipazione del cantante della band, Enrico Greppi, detto Erriquez.

Manifestazione il 18 Dicembre a Messina nell’ambito della giornata internazionale contro il razzismo e per i diritti dei migranti

Il 18 Dicembre, giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti (promossa dal forum sociale mondiale di Dakar), in tutto il mondo si manifesterà per i diritti umani, sociali e politici affinché ogni cittadino del pianeta possa decidere liberamente dove e come costruire il proprio futuro.

In questa città, dove ormai si contano centinaia di sfollati e che sta franando socialmente ed economicamente, abbiamo l’urgenza di costruire un percorso di mobilitazione per la difesa dei beni comuni, del territorio, e dei diritti sociali.

Non vogliamo più essere stritolati dalla precarietà e dal lavoro nero. Rifiutiamo l’idea che su un territorio fragile come questo, e già abbondantemente saccheggiato dalle speculazioni, possa abbattersi un’ opera inutile e devastante come il Ponte sullo Stretto. Non accettiamo più che migranti che vivono a Messina da decenni, i cui figli frequentano le scuole cittadine e le cui vite sono intrecciate con le nostre, debbano sottostare anche loro, a lavori in nero sottopagati, soggetti al ricatto padronale e a quello statale. Siamo convinti che la mancanza di futuro dei giovani e dei lavoratori locali abbia la stessa causa della fragilità delle vite dei migranti: una organizzazione sociale ed economica ingiusta e violenta che subordina la vita al profitto.
Trasformare la società in cui viviamo è possibile: ma per farlo è necessario difendersi dalla crisi globale (che i Signori della Finanza hanno prodotto e che ora vorrebbero farci pagare) impedendo lo sfruttamento del nostro territorio e tutelando il diritto ad una vita felice per tutte le donne e tutti gli uomini.

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