I mercati accolgono bene le misure del governo Monti

StrettoWeb

 

Un weekend di decisioni, con il governo tecnico che vuole varare manovre da 24 miliardi. Oggi: il giorno delle decisioni.

Decisioni che forse potranno portare ad effetti, sia sui mercati finanziari che sul tanto “ben amato” euro. Rumors che sottolineano il fatto che o si accettano le manovre o si accetta il fallimento. Ma gli italiani sono esausti e la colpa di chi è? Ognuno ha la propria risposta ma l’opinione diplomatica prevede la colpa di tutti i cittadini italiani se siamo arrivati a questa situazione. Forse perché non si sa più chi incolpare e nessuno ha cercato prima di pensare all’Italia?

 

Ieri sera il presidente del Consiglio, Monti, in conferenza stampa ha delineato le misure contro la crisi che oggi presenterà al voto.

Gli unici che reagiranno bene a questi annunci potrebbero essere le borse europee, attese in rialzo per la giornata di oggi. In attesa dell’apertura dei mercati di oggi, venerdì i mercati hanno reagito bene, la borsa meneghina e in generale le piazze finanziare europee hanno chiuso la sessione territorio positivo. Il Ftse Mib ha chiuso a (1,52%), Londra (+0,86%), il DAX30 (+0,45%), Parigi (+1,02%). In particolare sul Ftse Mib hanno guadagnato i bancari, Unicredit (+3,25%), Ubi Banca (+3,24%), Intesa SanPaolo (+4,27%) in positivo anche Fondiaria-Sai che registra un +5%, Impregilo +3,6%, Fiat +2,28%, Mediolanum +3%, Mediaset +2%.

 

L’agenda macroeconomica di oggi prevede alle ore 10.30 l’uscita per l’Inghilterra dei risultati di un sondaggio effettuato presso i responsabili degli acquisti nel settore dei servizi, dove gli intervistati sono chiamati a valutare le condizioni del business, incluse l’occupazione, la produzione, i nuovi ordini, i prezzi, le consegne dei fornitori e gli inventari (Services PMI). L’effetto di questo risultato, se l’indice fose superiore alle aspettative, potremmo aspettarci una presa di potere della sterlina. Alle ore 16.00 momento dell’America che prevede l’uscita dell’indice di analisi fondamentale: ISM Non-Manufacturing PMI. E’ un indice che si basa su dei questionari compilati dai direttori degli acquisti delle aziende non manifatturiere, rilasciato il terzo giorno lavorativo di ciascun mese, l’Indagine riguarda l’attività di business, l’occupazione, produzione, nuovi ordinativi, prezzi, consegne dei fornitore e gli inventari. Basato su 4 indicatori che hanno ognuno ugual peso, e che sono: attività di business, nuovi ordini, occupazione, e tempi di consegna, tutti depurate dagli effetti stagionali.

Un valore dell’indice superiore a 50 indica che le aziende non manifatturiere stanno bene, e se l’economia di tale settore è in espansione ISM non-manufacturing PMI ha un trend crescente con valori superiori a 50; al contrario per un valore inferiore a 50.

 

Marco Dall’Ava

X-Trade Brokers Italia

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