Bellotti propenso al dialogo con i sindacati sulla situazione LSU-LPU

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La vicenda dei lavoratori LSU e LPU calabresi continua. Un’estate turbolenta, quella del 2011, in cui non sono stati visti risvolti positivi né sono stati presi seri impegni da parte della Giunta Regionale e dell’assessore al Bilancio e al Consiglio Regionale, per sanare la situazione della categoria. E’ di oggi, però, la notizia che il sottosegretario al Lavoro, Luca Bellotti, in accordo con il Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha deciso di convocare per giorno 15 novembre un incontro con i sindacati per trattare finalmente la questione. Bellotti afferma: ”La linea del Governo nella gestione delle vertenze è sempre stata quella di un ascolto aperto delle problematiche portate dai lavoratori. Ritengo che un positivo confronto sia il primo presupposto, soprattutto in un momento di crisi come questo, per superare le tensioni sociali”.

Quello che serve, secondo Bellotti, è proprio un dialogo chiaro e diretto per riflettere sulle possibili soluzioni e sulle risorse disponibili per creare un clima di collaborazione che deve avere come principio cardine la responsabilità, non solo da parte delle istituzioni ma anche delle rappresentanze sindacali; queste ultime sono invitate, perciò, a formulare richieste realistiche e sostenibili. Difficile chiedere ai sindacati di comportarsi in maniera sostenibile, vista la pesante situazione che si è creata a causa delle mancanze: nei pagamenti ai LPU dei sussidi di agosto e settembre 2011,  nell’integrazione dell’orario settimanale ai LSU ed LPU di settembre 2011, nell’erogazione degli assegni familiari ai LPU fino a giugno 2011; per concludere con la mancata delibera di proroga delle convenzioni per l’anno 2012. Una condizione pesante che ha portato nei giorni scorsi CGIL, CISL e UIL, attraverso le rispettive categorie NIDIL, FELSA e UIL TEMP, a indire uno sciopero nazionale programmato per il 7 Novembre.

Provvedimenti amministrativi e finanziari che non sono mai arrivati e che non sono stati oggetto del tavolo governativo assicurato da Scopelliti stesso nel mese di luglio, e che doveva scaturire dalla collaborazione con il Ministero del Lavoro. Intanto 5.500 lavoratori da anni aspettano di uscire da una condizione di lavoro precaria che intacca la loro situazione economica ed esistenziale, rendendo le loro vite al limite della sopportazione.

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