“Non leggo mai cosa dice questa signora… una microscopica parte, né rilevante né sofisticata come lo sono altre, della capacità di disinformazione russa“. Con queste parole il ministro della Difesa Guido Crosetto, in un colloquio con “La Repubblica”, ha commentato le parole del portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova che aveva legato il tragico crollo della Torre dei Conti a Roma agli aiuti dell’Italia a Kiev. Nel crollo è morto un operaio.
“A parti invertite – prosegue Crosetto – cioè se fosse crollato un pezzo di storia russa, importante per i russi, con la vita di una persona in pericolo, mi sarei sinceramente preoccupato e rattristato. Non mi sarebbe passato in mente di polemizzare“.
Il ministro aggiunge: “ogni giorno mi rattristo pensando ai 1.500 ragazzi, russi e ucraini, che muoiono per questa assurda guerra voluta dal suo capo“, Vladimir Putin, perché è la Russia che “finora non ha mai dimostrato neanche la volontà di affrontare la pace, neanche quando le è stato offerto un tappeto rosso e si è parlato di cessione dei territori“.
Quanto al sostegno militare dell’Italia tirato in ballo da Zakharova, Crosetto specifica: “ma se loro mettessero fine alla guerra non ci sarebbe più necessità di aiutare una nazione invasa a vivere. Per quanto riguarda l’Ucraina, la nostra linea non cambia, continuiamo ad aiutare Kiev con quello che possiamo“.



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