Infrastrutture, giovani, PNRR e non solo: Reggio Calabria al centro dell’Europa nell’evento al Museo dei Bronzi | FOTO e INTERVISTE

L'evento, "Connessioni Mediterranee", ha lo scopo di dibattere sul nuovo bilancio dell’Unione Europea, sulle politiche di coesione, sul PNRR, sulle risorse destinate al Mezzogiorno, sul Ponte sullo Stretto, sui porti

  • Evento Connessioni Mediterranee Museo
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
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  • Evento Connessioni Mediterranee Museo Falcomatà
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  • Evento Connessioni Mediterranee al Museo Denis Nesci
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  • Evento Connessioni Mediterranee al Museo Denis Nesci
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  • Evento Connessioni Mediterranee al Museo Chiara Gemma
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  • Evento Connessioni Mediterranee al Museo Giusi Princi
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Componenti importanti dell’Unione Europea, Ministri, Amministratori locali e regionali. Chi in collegamento, chi in presenza. Oggi, a Reggio Calabria, la prima della importante due giorni che si è tenuta al Museo. L’evento, “Connessioni Mediterranee”, ha lo scopo di dibattere sul nuovo bilancio dell’Unione Europea, sulle politiche di coesione, sul PNRR, sulle risorse destinate al Mezzogiorno, sul Ponte sullo Stretto, sui porti. Tanti gli ospiti, da Falcomatà e Occhiuto a Raffaele Fitto e Pina Picierno, rispettivamente Vice Ministro della Commissione Europea nonché vicepresidente del Parlamento Europeo. In collegamento anche il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il Ministro Tommaso Foti.

Primo panel composto dai saluti istituzionali di alcuni relatori. Il primo a parlare, il Sindaco Giuseppe Falcomatà. “Grazie ai promotori dell’iniziativa che hanno voluto spostare a Reggio Calabria, la discussione su grandi temi europei, che caratterizzeranno certamente l’agenda della Commissione e del Parlamento europeo, per quanto riguarda il prossimo bilancio relativo alla programmazione 2028-2034” esordito il Sindaco, aggiungendo che “a questi momenti va dato seguito attraverso il compito a cui tutti noi, attori istituzionali, siamo chiamati, per la costruzione di un’agenda europea e nazionale che tenga conto delle aree periferiche del nostro continente, e che più di tutte soffrono di un gap in termini economici, infrastrutturali e sociali”.

Falcomatà non ha nascosto le preoccupazioni sulla proposta della Commissione di riformare la Politica di Coesione: “come più volte evidenziato, anche in questa occasione, che vedrà la partecipazione al dibattito di esimi rappresentanti istituzionali, occorre ribadire che il rischio dell’accentramento ministeriale sulle politiche di coesione, previsto nel nuovo bilancio, è concreto e penso determinerà uno svilimento del ruolo centrale che fino ad oggi hanno avuto le regioni e le città metropolitane rispetto alla spesa e agli investimenti derivanti dalla programmazione europea”.

“E’ indispensabile piuttosto, a livello europeo e nazionale – ha continuato il Sindaco – in un tempo di grandi tensioni globali, tracciare un cambio di rotta e di visione rispetto ai decenni passasti in cui è mancata una visione industriale per il Mezzogiorno capace di mettere a frutto le tante potenzialità inespresse, dall’economia del mare all’agricoltura, alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico, e soprattutto al grande tema dell’energia. Penso infatti alla grande sfida che ci pone oggi la questione dell’approvvigionamento energetico, un’opportunità straordinaria che la Calabria non può perdere per essere protagonista della sfida dell’autonomia energetica”.

“Auspico dunque, che le politiche europee, abbiano quell’incisività e quel pragmatismo che è mancato in passato, e che riescano ad aggredire davvero i grandi divari del continente, ribaltando il paradigma del Sud fanalino di coda del continente. Dovremmo smettere di pensare cosa possa fare l’Europa per il Mezzogiorno, ma come, e con quali ricette, il Sud e la Calabria possano giocare un ruolo centrale nell’Europa dei prossimi vent’anni” ha concluso.

Falcomatà ha preceduto l’intervento di Carlo Corazza, Direttore dell’Ufficio del Parlamento Europeo. “L’Europa deve prendere consapevolezza del pericolo e può farlo solo investendo di più. Il PNRR in tal senso è stata una grande opportunità, anche per il Sud” ha affermato.

Sul palco anche il Rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti: “non può esserci vera politica di coesione senza lo sviluppo del capitale umano”.

Il primo “big” della due giorni è Raffaele Fitto, Vice Presidente della Commissione Europea e già Ministro, collegato in video da remoto: “la politica della coesione è una di quelle più importanti della sesta rata del PNRR. La politica di coesione è un terzo del bilancio dell’UE, l’obiettivo è ridurre le disparità territoriali. In Europa oggi noi abbiamo il 75% dei cittadini che vivono in grandi aree urbane, che vivono tra sovrappopolamento e disagi legati ad esempio ai trasporti. In contrasto invece rispetto allo spopolamento delle aree interne. Nell’attuale programmazione 2021-2027 sulla politica di coesione abbiamo oltre 500 programmi”.

Di PNRR e rapporti con le piccole imprese hanno parlato, tra gli altri, anche Pina Picierno, il Presidente di Unicredit Piercarlo Padoan, Carlo Altomonte dell’Università Bocconi e il Ministro Foti, che ha lanciato una stoccata alle Opposizioni: “ieri la Commissione Europea ha riprogrammato la revisione del PNRR e quindi questo vuol dire che qualcosa di buono abbiamo fatto. Del PNRR si è parlato male un giorno sì e l’altro pure, da quando c’è il Governo Meloni”. Finanza, sostenibilità e impatti “Grandi progetti, coerenza ambientale e sviluppo sostenibile” è stato il tema dell’ultimo panel mattutino, con altri interventi, tra cui quello del Presidente SVIMEZ Adriano Giannola.

Nel pomeriggio, apertura con le approfondite interviste al Sindaco di Napoli Manfredi e al CEO di Webuild Salini.

Poi la palla è passata a diversi interventi di europarlamentari, tra cui alcuni locali come Giusi Princi e Denis Nesci, ma anche di Chiara Gemma, Onorevole pugliese. Tra i temi trattati, le infrastrutture, i giovani, lo spopolamento delle aree interne. Ultimo panel dedicato alle Regioni, con gli interventi degli Assessori Regionali Dognino per la Sicilia e Minenna per la Calabria.