Falcomatà tira dritto su Mary Caracciolo in Giunta e rompe con il Pd: tutto pronto per il passaggio alla Casa Riformista di Renzi

Falcomatà non cambia idea, Mary Caracciolo entra nella nuova Giunta e il Sindaco rompe con il Pd. Subito pronta l'alternativa: c'è l'accordo per il passaggio alla Casa Riformista di Matteo Renzi

Nessun passo indietro. Falcomatà non si ferma, nonostante nelle scorse ore il Segretario Regionale sia stato chiaro. Molto chiaro. Un Sindaco del Pd non può nominare Assessore un recente capogruppo di Forza Italia. Ma Falcomatà arriva alla rottura definitiva con il Pd e tira dritto su Mary Caracciolo, che entra nella nuova Giunta con la delega alla cultura. La 36enne reggina, capogruppo di Forza Italia dal 2018 al 2020 in consiglio comunale, ha guidato l’opposizione con toni durissimi contro l’Amministrazione Falcomatà fino a pochi anni fa.

Anche alle ultime elezioni comunali è stata candidata in Forza Italia, tanto che sul suo profilo Facebook tra le ultime immagini si trovano proprio quelle delle elezioni e un selfie con la compianta Jole Santelli:

mary caracciolo

mary caraccioloIl Segretario Regionale del Pd, Nicola Irto, negli anni sempre molto morbido e diplomatico nella gestione delle intemperanze di Falcomatà nei confronti del partito, è stato chiaro con il Sindaco negli ultimi giorni. Il partito non potrà accettare una nomina del genere: senza entrare nel merito della figura di Mary Caracciolo, il tema è il suo recente trascorso politico. Ecco perchè stavolta Irto non potrà rimanere indifferente, come invece accaduto più volte in passato quando al primo cittadino ha concesso di tutto.

E’ evidente come Falcomatà, avvelenato dal mancato sostegno del partito alle ultime elezioni Regionali e soprattutto dai primi passi in Consiglio Regionale dove al Sindaco reggino non è stato riconosciuto alcun tipo di incarico, adesso voglia prendere in mano il Pd mettendo in discussione – per la prima volta – la leadership di Irto. Tanto che il Sindaco lo ha già comunicato: in Consiglio Regionale non seguirà la linea del partito, bensì farà opposizione da solo. E il tema non è personale, bensì politico. Il caso è già sul tavolo di Elly Schlein che con Falcomatà non ha mai avuto alcun tipo di sintonia e da Roma  valuta con attenzione ogni possibile mossa, sempre nell’interesse del partito.

Ad infastidire i vertici dem non c’è solo il comportamento di Falcomatà negli ultimi anni, la nomina di Mary Caracciolo e lo strappo con il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Campanella, ma anche l’exit strategy di Falcomatà che non è passata inosservata. Il Sindaco punta a prendere le redini del Pd calabrese (sperando anche in un ribaltone nella segreteria nazionale con la caduta di Elly Schlein), ma sa che non sarà facile e ha già preparato il piano B: se andrà male, tornerà dall’amico Matteo Renzi nella Casa Riformista. C’è già l’accordo, con l’ex Presidente del Consiglio che lo aspetta a braccia aperte.

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