No, Rino Gattuso non ha sbagliato. Non era stato male informato dagli organi Figc quando gli stessi gli hanno riferito che in buona parte degli stadi del Sud manca la licenza per poter ospitare partite della Nazionale. È passato per “sbadato”, corretto pubblicamente dal Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. Il primo cittadino, in un post su Facebook, ha infatti invitato il c.t. azzurro al Granillo, aprendo alla possibilità che Donnarumma e compagni possano giocare al Granillo, stadio entrato nella categoria UEFA 4 (la più alta) dopo i lavori effettuati nell’impianto nel recente periodo.
Falcomatá parla di nuovi seggiolini, nuovi maxi schermo, tornelli digitali, nuova illuminazione, postazioni per persone con disabilità e molto altro. Tutto giusto. Sono i lavori degli ultimi due anni, interventi migliorativi che hanno permesso all’impianto di svilupparsi, rimanendo al passo coi tempi, nonostante la categoria della squadra principale della città – la Serie D, dove gioca la Reggina – non obblighi a questo. Ma lo stadio è del Comune e la speranza è che la categoria possa essere superiore nel futuro prossimo. Tutto bellissimo, dunque, ma lo stadio Granillo oggi non può ospitare partite della Nazionale.
Dopo alcune segnalazioni al post di Falcomatá, anche pervenute alla redazione di StrettoWeb, ci siamo premurati di verificare alcune caratteristiche relative agli stadi UEFA 4. Ecco, una di queste prevede l’obbligo di possedere un tornello oggi 660 spettatori. Secondo la capienza in Tribuna Ovest, ad esempio, dovrebbero esserci 14 tornelli, e invece ce ne sono molti meno, soltanto 8, la metà. È, questo, uno dei parametri più rigidi, ma meno “appariscenti”, che non permette alla Nazionale di giocare al Sud, praticamente quasi mai. Basta una rapida ricerca, per esempio, per vedere che dal 2021 ad oggi l’Italia abbia giocato solo una volta a Napoli, una volta a Bari e una volta a Palermo (2022), gli stadi più a Sud. C’è spesso Roma, la Lombardia, l’Emilia, la Toscana, e quasi sempre negli stessi impianti.
E non ci si dovrebbe dimenticare di un altro particolare: l’amministrazione è responsabile della figuraccia post raduno di “Serie A – Operazione Nostalgia”: la mancanza d’acqua al Granillo dopo la partita. Prima di poter pensare di ospitare eventi del genere – e informarsi sull’effettiva possibilità, non cadendo in errore – occorrerebbe provvedere al mantenimento dei servizi essenziali…



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