Elezioni Regionali, a Reggio Calabria continuano le irregolarità: c’è un Presidente di seggio 18enne, ma è privo dei requisiti legali

Il regolare svolgimento delle elezioni regionali è minato da una serie incredibile di irregolarità nel Comune di Reggio Calabria: tra elettori che si recano alle urne e sentono dirsi dagli scrutatori che non possono votare perchè "hanno già votato", a Presidenti di Seggio totalmente illegittimi. Alto rischio ricorsi e annullamenti

Continuano le irregolarità nello svolgimento delle elezioni regionali nel territorio comunale di Reggio Calabria: dopo i gravissimi casi di ieri, quando alcuni elettori si sono recati alle urne e hanno appreso con sgomento che “avevano già votato (!!!), emerge oggi un’altra anomalia altrettanto grave che rischia di minare il regolare svolgimento delle elezioni, con un lungo seguito di ricorsi e addirittura lo spettro dell’annullamento per quanto riguarda la sezione incriminata. Si tratta di un caso ampiamente diffuso e celebrato anche tramite la stampa locale, del “presidente di seggio più giovane d’Italia“, un 18 enne che sta esercitando il delicato ruolo di Presidente di Seggio in una sezione collocata presso la scuola “Telesio” del quartiere di San Sperato.

Il ragazzo ha compiuto la maggiore età da un paio di settimane scarse, ma va ancora a scuola: frequenta il 5° anno del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci, e la Costituzione prevede l’obbligo – per ogni Presidente di Seggio – quantomeno del diploma. Gli unici tre requisiti richiesti per poter esercitare le funzioni di Presidente di Seggio, infatti, sono la maggiore età, l’iscrizione nelle liste elettorali e un titolo di studio non inferiore al diploma di maturità.

Il ragazzo non ha conseguito il diploma di maturità quindi, per legge Costituzionale, non può fare il Presidente di Seggio.

Con ogni probabilità, si tratta di uno dei sostituti che il Sindaco ha dovuto nominare in fretta e furia nella giornata di sabato, quando circa 70 su 196 Presidenti di Seggio titolari dell’incarico e ufficialmente nominati dalla Corte d’Appello, non si sono presentati (come accade ormai ad ogni tornata elettorale da circa cinque anni nel territorio comunale di Reggio Calabria). A quel punto è il Sindaco che ha la responsabilità di delegare altri cittadini allo svolgimento dell’incarico, ma sempre rispettando i requisiti di legge di cui sopra.

Crescono le ombre sulle elezioni reggine

Dopo i gravi episodi di ieri, e soprattutto alla luce dei precedenti delle elezioni regionali 2021 e comunali 2020 con le inchieste, gli arresti e i processi sui brogli elettorali, da parte del Comune ci saremmo aspettati maggiore attenzione al tema della massima e assoluta trasparenza, proprio per fugare ogni possibile dubbio su ulteriori brogli o irregolarità. E invece l’Amministrazione comunale, in modo maldestro e inesatto, ha tentato di “smentire” la notizia dell’86enne che “aveva già votato, ripetendo nella fantomatica “smentita” esattamente ciò che c’era scritto nell’articolo, e sminuendo la gravità di un episodio così serio.

Da registrare inoltre il boom di tessere elettorali stampate al Municipio, circa 2.000 solo fino a ieri pomeriggio, un dato anomalo rispetto all’effettivo numero dei votanti; e anche il dato l’affluenza alle urne che nel Comune di Reggio Calabria ieri sera era addirittura del 38,7%, di gran lunga superiore a quella dell’intera provincia (32,4%, compreso il dato del Comune capoluogo che influenza di gran lunga verso l’alto questa percentuale) e anche a quella dell’intera Regione (29,08%, anche in questo caso compreso il dato del Comune reggino, il più popoloso, che influenza notevolmente verso l’alto questa percentuale).

Alla luce di quello che è successo quattro e cinque anni fa, ampiamente documentato da magistrati, procuratori e investigatori, bisogna essere proprio citrulli per non avere almeno il dubbio che anche stavolta ci sia qualcosa che non va