“Così abbiamo battuto Tridico”, c’è anche un messinese dietro la vittoria di Occhiuto: i 7 segreti del trionfo elettorale

I segreti della campagna elettorale del centrodestra ed in particolare del presidente Roberto Occhiuto grazie alla professionalità di Fabrizio Augimeri e Veronica Rigoni

Roberto Occhiuto non ha vinto, ha stravinto. Ha battuto un record (non era mai successo nella storia che un Governatore guidasse la Regione Calabria per due mandati consecutivi. C’è sempre stata alternanza tra Destra e Sinistra, mai oltre un mandato) e lo ha fatto nonostante un’inchiesta che avrebbe potuto “ucciderlo” mediaticamente. Ma ha giocato d’anticipo, da stratega, da comunicatore, da politico. E con semplicità, coi fatti, senza le promesse assurde da vecchia politica, quelle fatte di spot e slogan fini a se stesse.

Se c’è riuscito da solo? No, nient’affatto. C’è tanto di suo, c’è molto di suo, ma c’è anche un team dietro. Quindici persone? Venti persone? Trenta persone? No, due, solo due: Veronica Rigoni e Fabrizio Augimeri, definiti una “macchina da guerra” al cospetto dei quindici utilizzati da Pasquale Tridico. Rigoni e Augimeri, spalle fidate di Occhiuto, hanno raccontato – in un’intervista a “Il Giornale” – i segreti dietro la vittoria elettorale.

I 7 segreti dietro la vittoria di Occhiuto

Questi i 7 segreti della vittoria di Occhiuto:

  1. La scelta di far comunicare a Occhiuto l’indagine ricevuta, ma anche quella delle dimissioni da Governatore, prima online, sui canali social, per parlare direttamente – e da subito – ai calabresi.
  2. La sincerità e la chiarezza nello smontare, punto per punto, le promesse di Tridico, già a tutti apparse sin dall’inizio irrealizzabili e poco credibili, come quella sul reddito di dignità. A tal proposito, l’idea di pubblicare un video diventato virale e che ha smontato l’idea sul reddito proposta da Tridico.
  3. Un lavoro sui social non nato ieri, ma sviluppato in quattro anni, facendo vivere la quotidianità lavorativa di Occhiuto dentro i suoi uffici regionali, con incontri, confronti e tanto duro lavoro. E tutto questo senza aver speso nulla. Numeri, follower, reazioni, sono tutte nate dal lavoro e dalla strategia comunicativa.
  4. L’idea di far vedere a tutti perché Occhiuto piace ai calabresi, attraverso le testimonianze dirette degli stessi cittadini che spiegavano perché il Governatore doveva proseguire
  5. I video dei vari cantieri in corso in Calabria. Filmati spot e d’impatto per far capire come stessero avanzando, e in maniera piuttosto spedita, i cantieri della Regione, dagli ospedali agli aeroporti e non solo.
  6. Enfatizzare il messaggio che non è vero che in Calabria non cambia mai niente. Occhiuto l’ha ribadito, più volte, e lo ha fatto volutamente attraverso una strategia comunicativa chiara e convinta. E’ anche il motivo per cui oggi sono gli stessi calabresi a combattere l’idea secondo cui la Regione sia sempre e solo povertà, sottocultura, disoccupazione, mafia e altro. Con questa narrazione, accompagnata da fatti concreti, la realtà è cambiata.
  7. Il video spartiacque a una settimana dal voto, dove Occhiuto aveva fatto vedere di star già lavorando all’agenda dei lavori della settimana successiva. Un concetto chiaro che ha fatto capire come già, lo stesso Presidente, non parlasse più di campagna elettorale, convinto della vittoria.

Augimeri e Rigoni, una “macchina da guerra”

Fabrizio Augimeri è messinese, dell’altra sponda rispetto a Reggio e alla Calabria. Uomo fidato del Governatore, è più di un portavoce e ha scritto il programma ufficiale della campagna elettorale così come quattro anni fa, sempre vincente. “È stata una campagna elettorale molto dura – ha ammesso – Dall’altra parte avevamo uno schieramento compatto, mentre alle elezioni precedenti si erano presentati divisi. Ci sono stati attacchi personali, fake news, campagne giornalistiche molto cattive per fare saltare la sua candidatura”. Il riferimento è ad alcuni giornali come il Fatto Quotidiano o il Domani, ma anche a PD e Cinque Stelle. Nonostante ciò, però, la fiducia non è mai venuta meno: Tridico ha fatto una campagna elettorale basata sulla Calabria di 40-50 anni fa, di assistenzialismo e mance. La Calabria è una regione di grandi opportunità, vogliono lavoro e non assegni, vogliono fare impresa non slogan. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale onesta, raccontando le cose fatte in questi quattro anni e prospettando come volevamo continuare il lavoro” ha aggiunto Augimeri, riuscendo a captare le volontà dei calabresi, trasmettendole comunicativamente nel miglior modo possibile.

Veronica Rigoni non è calabrese, non è siciliana e non è neanche meridionale, ma è ormai una presenza fissa per Occhiuto. Veneta, si è ritrovata coinvolta anch’essa, suo malgrado, in un grave incidente di gennaio 2024, episodio che l’ha portata anche a combattere con una lunga trafila post operatoria. “Sono stati mesi difficili, ma abbiamo lavorato tanto per quattro anni. Anche personalmente, avevo la consapevolezza che i cittadini non sono stupidi e conoscono lo stato delle cose” ha detto Rigoni. Gli aspetti legati ai social, alla comunicazione “d’impatto”, sono tutti merito suo e delle sue idee. “In quattro anni abbiamo raccontato il lavoro del presidente attraverso storie Instagram che ogni giorno facevano vedere tutti i suoi incontri e i temi che affrontava. Tridico è sbucato sui social in Calabria due mesi fa” ha raccontato.