“Un esempio per tutta l’Europa”: la presidente Metsola a Messina per celebrare il modello italiano di lotta alla criminalità

È in corso presso l'Aula Magna dell'Ateneo dell'Università degli Studi Messina, il convegno “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa: presenti il Presidente Parlamento Europeo Roberta Metsola, il Ministro Matteo Piantedosi e Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo

  • Roberta Metsola e Giovanna Spatari
    Foto di Stefania Giuffrida / StrettoWeb
  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (4)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (5)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (6)
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  • Giovanna Spatari
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  • Antoci
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  • Metsola e Spatari
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  • Giuseppe Antoci
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (1)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (2)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (3)
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  • Metsola
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  • Antoci (2)
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  • Antonio d' Amato
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  • criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (7)
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  • Piantedosi (1)
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  • anna ricevuto foto
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  • Giovanni Melillo
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  • Piantedosi
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  • Roberta Metsola e Giovanna Spatari
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (4)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (5)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (6)
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  • Giovanna Spatari
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  • Antoci
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  • Metsola e Spatari
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  • Giuseppe Antoci
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (1)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (2)
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  • Criminalità nazionale e transnazionale strumenti e obiettivi in Italia e in Europa (3)
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  • Metsola
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  • Antoci (2)
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  • Antonio d' Amato
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È in corso presso l‘Aula Magna dell’Ateneo dell’Università degli Studi Messina, il convegno “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa”. Il convegno è suddiviso in tre sessioni tematiche,  dove si andranno ad affrontare svariate tematiche: dall’armonizzazione dei sistemi penali europei, alle nuove frontiere del crimine mafioso come criptovalute e intelligenza artificiale, passando ai rischi connessi all’utilizzo illecito dei fondi europei, incluso il PNRR.

Presenti nomi illustri: il Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, il Ministro Matteo Piantedosi ed il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo, accolti dal Rettore dell’Università degli Studi di Messina, Giovanna Spatari. Ai panel previsti prenderanno parte, tra gli altri, i quattro Procuratori delle Direzioni Distrettuali Antimafia siciliane, quello di Reggio Calabria, i vertici delle Agenzie Europee Europol, Eurojust, Eppo e AMLA, il Comandanti del ROS dei Carabinieri, quello dello SCICO della Guardia di Finanza e il Direttore dello SCO della Polizia di Stato oltre ad esperti e studiosi di Diritto Penale di alcune Università Italiane.

Le parole dei Procuratori Melillo e Amato

“Assistiamo a processi di integrazione tra strutture criminali originariamente diverse nel settore del narcotraffico e del riciclaggio. E sono fenomeni di integrazione sempre più preoccupanti. Anche perché si avvalgono in misura massiva delle nuove tecnologie. Occorre soprattutto sviluppare l’applicazione degli strumenti di cooperazione internazionale che esistono e che fortunatamente costituiscono un legame forte con gli altri paesi europei. Ma la dimensione del pericolo è globale e questo ovviamente rende molto più complesse le cose”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo “In ogni caso questo è un convegno importante perché è un’occasione di riflessione e confronto su questioni che mai forse come in questo momento sono attuali e urgenti”, ha aggiunto.

“Le mafie oggi oltre a far registrare un processo di integrazione tra di loro stanno ricorrendo e non da ora alla moneta virtuale che garantisce privacy e soprattutto anonimato: tant’è vero che si parla anche di cybermafie”. Lo ha detto il procuratore di Messina Antonio D’Amato.

Alessandro Chiochetti: “come Parlamento europeo cerchiamo di fare la nostra parte e dobbiamo recuperare il tempo perduto”

“La criminalità organizzata è già più avanti di noi nel raggiungere l’unità in Europa che noi stiamo raggiungendo. La responsabilità e il comune impegno non è più solo un impegno nazionale, ma un compito europeo. La criminalità prospera grazie alla frammentazione, per questo la risposta europea deve essere caratterizzata da unità. Noi come Parlamento europeo cerchiamo di fare la nostra parte ma siamo in ritardo e dobbiamo recuperare il tempo perduto”. Lo ha detto il segretario generale parlamento europeo Alessandro Chiocchetti al convegno all’ Università dal tema “Criminalità’ organizzata e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa”.

“La lotta alla criminalità – ha detto – deve rimanere una priorità assoluta, purtroppo non è la sola priorità e il rischio è che il legislatore si dimentichi e ponga l’attenzione su altri obiettivi. Nonostante i progressi molto resta da fare ci sono ancora divergenze tra Stati. Le istituzioni europee stanno lavorando per porvi rimedio come il potenziamento di Europol o alla messa a punto di norme armonizzate sul tema delle armi da fuoco. Questo richiede risorse. Il Parlamento si adoperera’ per garantire che le politiche di sicurezza interna dell’Unione europea siano garantite dai mezzi necessari. Il legislatore europeo ha bisogno di essere consigliato e costantemente stimolato, necessitaà della vostra conoscenza dei problemi e sono certo che questa conferenza contribuirà nell’esercizio di scambio e confronto”.

Antoci: “Italia laboratorio avanzato nella lotta alle mafie”

L’Italia, nella sua storia recente, ha dimostrato che il crimine può essere combattuto; certo non è stato facile, né indolore. Penso ai tanti sacrifici di servitori dello Stato, ai magistrati, ai giornalisti, agli uomini delle forze dell’ordine, alle vittime innocenti e a tutti quei cittadini comuni che hanno perso la vita per difendere il diritto e la libertà. Sacrifici, che io e la mia famiglia conosciamo bene, sacrifici di tanti che hanno contribuito a costruire un sistema di norme e di istituzioni che oggi rappresenta un modello“. Così l’eurodeputato Giuseppe Antoci.

Tutto ciò è stato frutto di lotte durissime, ma oggi costituisce un patrimonio giuridico e civile che molti Paesi europei guardano come esempio da seguire – ha detto – Proprio sabato in Egitto, presiedendo la commissione che si occupa anche di sicurezza nelle due sponde del mediterraneo, i leader dei governi di quei Paesi mi hanno espresso l’esigenza di acquisire norme nuove e forti contro la corruzione e la criminalità. È da questo patrimonio, a volte costruito con il sangue, che dobbiamo partire. Da quelle conquiste che hanno reso l’Italia un laboratorio avanzato nella lotta alle mafie, possiamo trarre ispirazione per costruire e migliorare un vero modello europeo” conclude.

Metsola: “Felice di essere qui nella splendida Messina, combatteremo la criminalità transazionale”

Sono felice di essere nella bellissima Messina, in una terra la Sicilia che ha perso degli eroi come Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rocco Chinnici e molti altri. Le leggi italiane, frutto di che ha dovuto affrontare il vostro Paese, ci hanno insegnato molto. Un esempio per tutta l’Europa”. Così la presidente del Parlamento UE Roberta Metsola partecipando al convegno “In Europa non vogliamo più accettare la criminalità transnazionale e faremo di tutto per combatterla”, ha detto Metsola.

“Ho sempre sentito una vicinanza con la Sicilia, non conosco la Sicilia per le ombre causate dalla paura ma per la luce del suo valore e l’orgoglio della sua gente e per la straordinaria capacità di rialzarsi, di non cedere al vittimismo e al peso della violenza”. ha aggiunto “La lotta alla criminalità organizzata – prosegue Metsola – è per noi una priorità assoluta continueremo a difendere con fermezza la dignità di chi ha sacrificato con la propria vita in nome della giustizia e dello Stato di diritto”

Mestola: “il Parlamento Europeo combatterà sempre di più sulla confisca dei beni”

Successivamente, il Presidente ha parlato delle iniziative sostenute dal Parlamento Europeo sul recupero e la confisca dei beni:”il Parlamento europeo ha sostenuto con convinzione la direttiva sul recupero e la confisca dei beni, una normativa storica ispirata al modello italiano che rafforza i nostri strumenti comuni per colpire i patrimoni illeciti e restituirli alla società”. “Iniziative come queste – ha aggiunto – ci insegnano quanto l’armonizzazione rappresenti un valore aggiunto quando si parla di crimini che superano i confini nazionali. La criminalità organizzata prospera sulle falle create da normative non allineate, si insinua nei diversi sistemi giuridici, sfrutta le incoerenze elude i controlli. Dobbiamo e possiamo fare di più”.

La corruzione continua ad essere uno dei principali mezzi usati dalle organizzazioni criminali per insinuarsi nelle istituzioni. Combatterla significa combattere il veleno che corrode la fiducia dei cittadini e mina la fondamenta della nostra società”. sottolinea La Metsola “Il Parlamento europeo ha adottato un pacchetto di leggi che rafforza l’Unione nel combattere il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, inviando un messaggio inequivocabile: il mercato unico non può essere un rifugio per chi gioca sporco”.

Le parole del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi

Ammonta a circa 6,5 miliardi e mezzo di euro di valore di beni sequestrati in Italia. Molti dossier aperti aperti a livello europeo vedono l’Italia anche in prima linea come riferimento dal punto di vista delle metodologie, ma anche di quelli che sono gli argomenti normativi che in qualche modo vanno messi in campo. C’è la partita, per esempio, dell’elaborazione della proposta che il commissario Brunner ha fatto di definizione del reato di crimine organizzato transnazionale che chiaramente è un esercizio che si alimenta soprattutto sulla visione italiana”. Lo ha detto a Messina il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “Non dimentichiamo – ha aggiunto – che appena quarant’anni fa non avevamo neanche noi il reato associativo. Ci sono molte iniziative e c’è la piattaforma nella quale noi svolgiamo un ruolo importante di guida su quelli che sono gli elementi di analisi in ambito europeo e i ruoli di coordinamento nell’indirizzare l’attività degli stati membri. E la definizione degli scenari di rischio che sono il crimine finanziario, la lotta alla droga e la lotta al contrasto al traffico di esseri umani”. “Sono ottimista – ha concluso – non solo sul tema dei fondi europei. Sul fatto poi di essere attenti a preservare l’utilizzo di fondi, in chiave nazionale, dagli interessi delle organizzazioni criminali, abbiamo un’organizzazione abbastanza avanzata” ha concluso.