Sfondano le transenne, attaccano la polizia, invocano l’intifada: proPal fuori controllo, violenza alla Vuelta | FOTO

Violenza e caos nell'ultima tappa della Vuelta 2025 a Madrid: una giornata di festa trasformata in un teatro di scontri da parte dei proPal sempre più fuori controllo

  • Protesta proPal Vuelta
    Foto di Rodrigo Jimenez / Ansa
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Fuori controllo e anche fuori di testa. Le immagini, sotto gli occhi di tutto il mondo, che arrivano dalla Vuelta di Spagna 2025 sono a dir poco scioccanti. La violenza dei proPal ha superato il limite. Non si parla più di normali proteste, le manifestazioni a favore della Palestina assumono i contorni della guerriglia urbana, dell’anarchia. Se non bastassero le immagini, basta aprire le orecchie: “intifada, intifada” grida la folla inneggiando alla rivolta. A furia di fare il gioco di Hamas, i proPal ne stanno copiando i comportamenti violenti.

L’ultima tappa della Vuelta di Spagna è stata cancellata. Non si è conclusa e non ci sarà la premiazione di Jonas Vingegaard. I ciclisti sono stati bloccati con la forza. I proPal, fra i quali anche membri della sinistra spagnola (Podemos), hanno sfondato le transenne, si sono riversati sul percorso della gara, sono arrivati a contatto con la polizia.

Scene assurde e inqualificabili che denotano come l’odio politico abbia ormai preso il sopravvento anche sui buoni propositi. Si fa guerriglia chiedendo la pace. Si ‘protesta’ per gli affamati attaccando la polizia. E a mettere i brividi sono le reazioni della sinistra. Il premier spagnolo Sanchez ha dichiarato, nei giorni scorsi, quasi costernato, di non poter fermare Israele a causa dell’indisponibilità della bomba atomica in Spagna (VIDEO).

Una sinistra che giustifica l’uso del nucleare, che minimizza gli omicidi politici, che contempla l’uso della violenza nelle cause che sposa. E che ha il coraggio di urlare al fascismo appena qualcuno gli fa notare l’incredibile mole di contraddizioni e assurdità che vomita giornalmente.