“In seguito alle dichiarazioni del Sindaco di Scilla, diffuse pubblicamente tramite un video pubblicato su StrettoWeb, in cui si afferma che la proroga del servizio dell’ascensore comunale fino al 21 settembre è stata attuata “forzando la norma” per consentire al personale di maturare i requisiti per l’accesso alla NASpI, il gruppo consiliare Scilla Mediterranea ha subito presentato una formale richiesta di accesso agli atti”. E’ quanto scrivono per il gruppo consiliare Scilla Mediterranea, Carmela Santagati e Giuseppe Mangeruca. “Tale esternazione, per sua stessa ammissione al di fuori del perimetro normativo, solleva seri dubbi sulla legittimità amministrativa delle decisioni adottate e sull’effettiva tracciabilità degli atti connessi nonché esula dalla gestione amministrativa basata sull’interesse pubblico per ricondurlo su quello personale, pur comprendendo le motivazioni. In assenza di pubblicazioni ufficiali relative ai rendiconti degli incassi dell’ascensore comunale e dei parcheggi, la richiesta mira a fare piena luce sull’intera gestione economico-amministrativa di due importanti servizi comunali”, rimarcano.
“Ecco i documenti che abbiamo richiesto”
“Nello specifico, il gruppo Scilla Mediterranea richiede: copia degli atti amministrativi che hanno disposto la chiusura al 31 agosto e la successiva proroga al 21 settembre; copia dei contratti e degli incarichi conferiti al personale stagionale dell’ascensore ovvero copia appalto di servizio; rendiconto dettagliato degli incassi dell’ascensore comunale e dei parcheggi nel periodo estivo (giugno–settembre 2025), con specifica destinazione delle somme; documentazione relativa alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’ascensore negli ultimi tre anni. La documentazione è stata richiesta per garantire il pieno esercizio del diritto di controllo dei consiglieri comunali e la trasparenza nei confronti della cittadinanza”, spiega la nota.
“Il gruppo consiliare ribadisce la necessità di una gestione pubblica trasparente, documentata e coerente con le normative vigenti, soprattutto quando si tratta di risorse economiche e servizi essenziali. Le istituzioni locali hanno il dovere di rendere conto delle proprie azioni in modo chiaro e accessibile e soprattutto non deve essere il cittadino o il consigliere di opposizione ad andare in giro per strada a cercare risposte tra i rappresentanti locali ma deve essere l’amministratore singolarmente ad avere il dovere di informare la gente puntualmente sul lavoro svolto“, concludono.




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