Se l’obiettivo era vincere, è stato centrato in pieno (e forse, oggi, era ciò che più contava). Se l’obiettivo era convincere, il giudizio è rimandato. Una Reggina cinica e concreta batte di misura la Nissa e reagisce al brutto stop di Favara. I siciliani si divorano l’impossibile nel primo tempo, graziando gli amaranto e spegnendosi poi nella ripresa. Trocini va avanti con una fiammata, ringrazia gli errori avversari e poi si chiude nella ripresa. Non brillantissimi, gli amaranto, ma – ribadiamo – oggi serviva soltanto vincere, per scacciare i brutti pensieri.
La partita
L’allenatore amaranto cambia i terzini under (ci sono Palumbo e Gatto), inserisce Correnti e non Mungo per Porcino e lascia fuori Montalto in luogo di Ferraro. Prima per Blondett, a Favara assente per squalifica. Le due squadre in campo entrambe con la maglia di trasferta: amaranto in bianco. Le divise sono state presentate venerdì e nella maglia “away” c’è un dettaglio nostalgico: il logo è quello utilizzato dal club a cavallo tra anni ’90 e 2000.
Primi dieci minuti di studio. Nessuna emozione, tanti errori e gioco ristagnante a centrocampo. Al 10′, però, lampo improvviso e Reggina avanti: Ragusa sfonda verso la porta, due difensori gli rubano il tempo ma si incartano, Rapisarda scivola e Ragusa può riprendere il pallone, servendo Ferraro; quest’ultimo conclude a rete, ma prima c’è il tocco di Megna che prova a respingere ma fa autorete. E’ 1-0. Al 22′ arriva la prima risposta della Nissa, ma De Felice grazia i suoi ex compagni mandando fuori a botta sicura a un passo dalla porta, dopo una bella azione di prima in contropiede.
Sfiorato il pari, la Nissa comincia a prendere coraggio e metri, schiacciando una Reggina dimessa e arrendevole, che con il passare del tempo abbassa il baricentro. Molto attiva la catena di sinistra nissena, con De Felice, mentre la Reggina fatica a palleggiare e ripartire, sfruttando i lanci lunghi. E così, alla mezz’ora, arriva un’altra clamorosa occasione per la Nissa: questa volta è Diaz a ritrovarsi davanti al portiere e a fallire. Al 38′, la Reggina torna a farsi viva, anche se con una fiammata improvvisa: campanile dalla difesa in profondità, il capitano la arpiona bene e conclude di prima, ma il portiere respinge.
Portiere che poi compie un vero e proprio miracolo qualche secondo dopo, salvando sulla linea un tiro a porta vuota di Ferraro; nel capovolgimento di fronte, tra le proteste amaranto, Kragl sbaglia incredibilmente a tu per tu col portiere. Dubbi sul salvataggio del portiere ospite: incertezza sul pallone, non si sa se ha varcato o meno la linea di porta. Alla fine, dopo quattro minuti di recupero, si chiude un primo tempo vivace e allegro: Nissa sprecone, Reggina sorniona.
La ripresa si apre con un’altra occasione per Ferraro, che salta il difensore ma conclude fuori a tu per tu col portiere. I ritmi, però, e si capisce quasi subito, sono decisamente più bassi, lenti. Dopo le tante energie spese nella prima frazione, resa vivace e ricca di occasioni, le due squadre terminano la benzina praticamente dall’ora di gioco in poi, nonostante i diversi cambi da una parte e dall’altra. Si gioca pochissimo, tra interruzioni e perdite di tempo. Una di queste è dovuta a un infortunio a Lagonigro, costretto a lasciare il campo in luogo del secondo, Boschi. Non cambia la sostanza: nella ripresa non succede praticamente nulla. La Nissa è stanca e non riesce a sfondare, la Reggina ringrazia e si chiude bene, difendendosi senza affanni. La partita termina così: 1-0.
Il tabellino
Marcatori: 11′ Ferraro
REGGINA (4-3-3): Lagonigro (78′ Boschi); Palumbo, Blondett, D. Girasole, Gatto; Correnti (58′ Mungo), Laaribi, Barillà (66′ Porcino); Ragusa, Ferraro (60′ Montalto), Di Grazia (73′ Grillo). All. Trocini
A disposizione: Adejo, Salandria, Lanzillotta, Chirico
NISSA (4-2-3-1): Creuso; Rapisarda (70′ Crisci), Bruno, Silvestri, Megna; Palermo, Cittadino (84′ Dampha); De Felice, Ciprio (60′ Napolitano), Kragl (60′ Rotulo); Diaz. All. Di Napoli
A disposizione: Castelnuovo, Croce, Agnello, Marino
Arbitro: Gabriele Sciolti (Lecce). Assistenti: Francesco Minerva (Lecce), Gabriele Lovecchio (Brindisi)
Ammoniti: Laaribi, Ragusa, Barillà, Lagonigro, Cittadino, Blondett Recupero: 4’pt, 6’st Spettatori: 4.507.































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