Continuano le indagini sull’omicidio di Charlie Kirk. L’FBI sta vagliando la possibilità che alcuni gruppi LGBTQI+ e di estrema sinistra possano essere, in qualche modo, collegati alla figura di Tyler Robinson, assassino del giovane attivista conservatore. Sull’argomento è intervenuto personalmente Donald Trump che ha messo nel mirino Antifa. Il presidente USA ha inserito Antifa nella lista delle organizzazioni terroristiche.
“Ho il piacere di informare i tanti nostri patrioti USA che sto designando ANTIFA, UNA MALATO, DANNOSO, DISASTRO DI SINISTRA RADICALE, COME UNA PERICOLOSA ORGANIZZAZIONE TERRORISTICA. Ho anche fortemente raccomandato che chi finanzia ANTIFA sia attentamente posto sotto investigazione in accordo ai più alti standard e alle più alte pratiche legali. Grazie per la vostra attenzione su questo tema!“, ha comunicato Trump.
Che cos’è Antifa?
Il movimento Antifa (abbreviazione di antifascista) è un insieme eterogeneo di gruppi, collettivi e singoli individui che si identificano in una pratica di opposizione attiva al fascismo, al razzismo, al suprematismo bianco e all’estrema destra in generale. Non si tratta di un’organizzazione centralizzata né di un partito politico: è piuttosto un movimento diffuso, orizzontale e senza una leadership unitaria, che unisce realtà diverse sotto il comune denominatore dell’antifascismo militante.
I primi movimenti antifascisti nacquero in Italia durante l’ascesa di Mussolini, ma si diffusero presto in tutta l’Europa. La loro azione sfocia spesso nella violenza e nella guerriglia urbana. Per restare circoscritti agli ambienti americani, il caso di Portland rende bene l’idea: barricate improvvisate, assalti ai tribunali federali, scontri con la polizia. Non c’è spazio per il contraddittorio, per un’opinione differente e con la scusa del fascismo viene messo al bando tutto ciò che è di destra. La protesta diventa militanza violenta.



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