Mancata concessione del minuto di silenzio per Charlie Kirk a Reggio Calabria, Ripepi è una furia: “Falcomatà e soci sono schiavi dell’ideologia comunista, motivazioni assurde” | VIDEO

Il Consiglio Comunale di Reggio Calabria ha detto no alla richiesta di Massimo Ripepi di ricordare Charlie Kirk attraverso un minuto di silenzio. La rabbia del Consigliere in un'intervista a margine della seduta

Massimo Ripepi non ci sta ed esprime tutta la sua rabbia e il suo sdegno. Oggi, in Consiglio Comunale a Reggio Calabria, il PD ha difatti negato la sua richiesta di ricordare Charlie Kirk con un minuto di silenzio. Una decisione grave, delle motivazioni assurde e anche una clamorosa ammissione, da parte di Giuseppe Marino, che svela i reali motivi della scelta nonché – forse – anche quelli di sospendere la seduta per dieci minuti (questa concessa) in sostegno a Gaza.

Alla fine della seduta, ai microfoni di StrettoWeb, il Consigliere Comunale ha dichiarato: “oggi è successa una cosa gravissima. Non sono d’accordo su tutto, di ciò che diceva Charlie Kirk, ma sono d’accordo sul suo fondamento, sui suoi principi. Lui è morto per colpa di un comunista giovane, un odiatore seriale. La cosa più brutta è stata che il presidente non ha dato la risposta subito, ma ha dato la parola a Giuseppe Marino, che poi ha chiesto dieci minuti per la sospensione a Gaza”.

“Marra l’ha concessa, non ha risposto alla mia richiesta e quei dieci minuti non sono stati utilizzati solo per Gaza ma – per questo sono stati chiesti – per chiedere al sindaco cosa dovessero fare, probabilmente avranno chiamato la segreteria nazionale per seguire la linea precisa. In consiglio c’erano cristiani come Giuseppe Romeo, o gli ultra cattolici Giuseppe Marino e Nancy Iachino. La giustificazione del mancato minuto di silenzio è assurda: Kirk non era un personaggio delle istituzioni, eppure abbiamo fatto tanti minuti di silenzio per personaggi non istituzionali. Il sindaco e tutte le persone sono schiave delle ideologie e dell’ideologia comunista, di Sinistra”.

Ripepi rincara la dose in una nota stampa: “vergognoso tradimento dei valori cristiani”

“Durante la seduta odierna del Consiglio Comunale di Reggio Calabria, il Consigliere Comunale Massimo Ripepi, ha chiesto un minuto di silenzio per onorare la memoria di Charlie Kirk, giovane attivista cristiano brutalmente assassinato da un ragazzo comunista che aveva inciso le parole “Bella Ciao” sulla pallottola che lo ha ucciso. Una vita spezzata a causa della fede in Gesù Cristo e dell’impegno instancabile nella diffusione dei modelli cristiani e sociali tra i giovani universitari statunitensi” si legge poi in una nota diffusa da Ripepi.

Secondo Ripepi, si trattava di “un gesto semplice, umano e cristiano per ricordare una vita spezzata per la fede in Gesù Cristo”. Tuttavia, il Presidente del Consiglio, Vincenzo Marra, ha scelto di non rispondere subito, preferendo dare la parola al capogruppo del Partito Democratico, Giuseppe Marino, il quale ha chiesto dieci minuti di sospensione per aderire allo sciopero generale indetto oggi in tutta Italia in sostegno a Gaza. “È stato un trucco da politicanti consumati – denuncia Ripepi – una scusa per guadagnare tempo e ricevere indicazioni dal Sindaco e dalla segreteria nazionale del PD. Dopo questo teatrino, il Presidente, consultatosi presumibilmente con i vertici del partito, ha rifiutato di concedere il minuto di silenzio, adducendo motivazioni che provo vergogna persino a riferire”.

Per il Consigliere Ripepi si tratta di “una vergogna assoluta, la dimostrazione di un Consiglio Comunale schiavo dei diktat ideologici e delle convenienze di partito, incapace perfino di un atto minimo di pietà e rispetto verso un giovane martire della fede cristiana”. Il Consigliere ha poi rimarcato come non fosse sempre d’accordo con tutte le posizioni di Kirk, ma di condividerne “la base e il fondamento: la fede nell’unico e vero Dio, Gesù Cristo, Salvatore dell’uomo devastato dal peccato. Charlie Kirk combatteva le ideologie anticristiane, i modelli comunisti e globalisti che vogliono cancellare la fede dal cuore dei popoli. È la stessa battaglia che porto avanti io in Italia con tutti i veri cristiani, dove l’anticristianesimo cresce ogni giorno di più”.

Ripepi ha quindi rivolto un appello diretto ai Consiglieri che si professano cristiani e cattolici: “Chiedo a Giuseppe Marino, a Nancy Iachino e a Carmelo Romeo: dov’era oggi la vostra coscienza cristiana? Dov’era la coerenza con i valori che dichiarate di difendere? Non si può servire due padroni: o si resta fedeli a Cristo, oppure ci si piega alle convenienze di partito”. Il Consigliere ha sottolineato come la vicenda rappresenti “il segno tangibile dello scontro epocale tra due visioni del mondo: da una parte quella conservatrice e cristiana, che difende la vita, la libertà e la verità; dall’altra quella comunista e globalista, che continua a perseguitare i credenti, a calpestare i valori e a imporre un pensiero unico anticristiano”.

“Non ho dubbi da che parte stare – conclude Ripepi – continuerò a combattere, fino alla fine, per gli stessi ideali per cui ha dato la vita mio fratello nella fede, Charlie Kirk. Egli è un martire della fede cristiana. Sono certo che oggi è alla presenza del Signore Gesù Cristo come un eroe del Suo Regno glorioso, e che la sua ricompensa nei cieli è grandissima. Gloria a Gesù Cristo per sempre!”.