Il futuro del Messina appeso a un filo, Di Renzo: “90 giorni per un nuovo acquirente”. Ma il 5 ottobre…

L'avvocato Di Renzo, curatore fallimentare del Messina, fa luce sul futuro della società: ricerca disperata di un nuovo proprietario

Lunedì 15 settembre, il Tribunale di Messina ha dichiarato la liquidazione giudiziale dell’ACR Messina nominando l’avvocato Maria Di Renzo come curatore. La grave situazione economica in cui versa il club peloritano avrebbe impedito il prosieguo del campionato imponendo il ritiro a stagione in corso, se non fosse stato per l’aiuto di alcuni sponsor che hanno consentito alla squadra di proseguire, almeno, per le prossime giornate.

Nella mattinata odierna, sabato 20 settembre, il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca ha ospitato una conferenza stampa tenuta dallo stesso avvocato Di Renzo per far luce su quanto sta accadendo intorno al club giallorosso.

Il futuro è appeso a un filo, è inutile girarci intorno. Serve una nuova priorità e alla svelta. Sono in corso valutazioni con potenziali investitori ed è stato chiesto un rinvio per approfondire le trattative: il no della Lega rischia di complicare i piani. Per ora si va avanti con il supporto di sponsor e Cooperativa. Le prossime settimane, dentro e fuori dal campo, saranno decisive per capire se la stagione del Messina proseguirà fino al termine o terminerà anzitempo.

Di Renzo: “90 giorni per un nuovo acquirente”

L’esercizio provvisorio fino al 5 ottobre è finalizzato a vagliare e verificare la bontà di questi imprenditori interessati. – ha dichiarato Di Renzo In corso d’opera, se le proposte saranno serie, capiremo se si può arrivare fino alla fine del campionato o se saremo costretti a fermarci. C’è bisogno dell’aiuto di tutti. È importante il sostegno non soltanto della squadra, dalla quale mi sono recata questa mattina per parlare con i calciatori, ma anche di tutta la tifoseria. L’affluenza allo stadio sarà un valore aggiunto nelle valutazioni che faranno i potenziali acquirenti“.

Il sindaco ci sta assistendo in tutti i modi possibili per supportare questo esercizio provvisorio, che richiede spese elevate e potrebbe durare novanta giorni, fino all’asta. Chi acquista una squadra di calcio posta in stato di liquidazione giudiziale per ottenere l’assegnazione del titolo sportivo deve garantire anche il pagamento dei debiti sportivi. Dunque sta a me definire l’ammontare, senza fare affidamento alla sola contabilità. Ho chiesto alla Federazione la cifra in modo da dare una informazione certa agli eventuali investitori, al momento non siamo però in grado di avere questa risposta. Dobbiamo capire inoltre se occorre pagare soltanto gli stipendi di giugno ai tesserati o anche i contributi fiscali e previdenziali“.

Se ci sono stati approcci importanti? Se è stato avviato l’esercizio provvisorio, per me un lavoro enorme, una ragione c’è: significa che le trattative le ho considerate valide ma per chiunque voglia investire conoscere il debito sportivo è fondamentale. Fino a quando non avremo risposta a questa domanda non possiamo parlarne. Anche per rispetto alla città e ai tifosi ho ritenuto opportuno tentare di salvare il Messina: faremo una corsa contro il tempo per capire se la volontà di investire è seria e reale“.

L’avvocato Di Renzo ha incontrato la squadra: “li ho motivati a giocare bene e ho chiarito loro che è un mio tentativo di salvare la squadra. Ho detto di dare il massimo, recuperando la forte penalizzazione per incoraggiare gli investitori. Noi garantiamo la prosecuzione fino al 5 ottobre, il periodo successivo è subordinato alle trattative“.

Basile: “sarebbe bello avere una proprietà messinese”

Il sindaco Basile, presente alla conferenza stampa, ha dichiarato: “il Comune, contattato dall’avvocato, in questi giorni si è messo a disposizione. Oggi è un momento diverso, una nuova fase. La curatrice, con tanta responsabilità, per non perdere il titolo e tutelarne il blasone, ha compiuto una scelta importante, mantenendo l’attività sportiva, grazie all’aiuto determinante di due sponsor“.

Chiamati in causa, abbiamo mantenuto gli impegni, anche in momenti complicati, sempre coerenti con lo spirito che il calcio deve avere in città, garantendo vari servizi. L’impegno dell’avvocato Di Renzo è stato massimo, ora tocca alla tifoseria e agli imprenditori, locali, nazionali e internazionali. Bisogna compiere un grande sforzo e avviare un grande progetto per una città che merita il calcio ad alti livelli come un tempo. Questo incontro serve a fare il punto della situazione e a chiarire i passaggi, dando le scadenze precise. Un impegno finalizzato a ottenere un risultato“, ha aggiunto il sindaco.

Dopo Caffè Barbera e Acqua Fontalba, Basile spera nell’intervento di altri imprenditori messinesi: “considerato che da tempo parlo di senso di comunità, dico che sarebbe bello avere una proprietà di Messina per la squadra di calcio. È un appello che faccio con forza, anche se nel calcio di oggi ci si è abituati ad avere proprietà d’oltreoceano. Se da qui ai primi di ottobre non dovesse esserci alcuna offerta ogni ragionamento verrebbe meno. Stiamo portando avanti una situazione delicata. Il Comune, al di là delle critiche ricevute, farà ciò che è giusto per la salvaguardia del titolo sportivo, nella speranza di una nuova società che possa costruire qualcosa di importante per la città“.