La polizia danese sta indagando, insieme alle forze militari e ai partner di Svezia e Norvegia, sul possibile coinvolgimento di navi, fra cui almeno una russa e una usata per l’export di petrolio russo, nell’incursione dei droni sull’aeroporto di Copenaghen lunedì. Lo rende noto l’emittente Tv2. Secondo le prime indagini, gli attacchi sarebbero stati generati da un “attore capace” che avrebbe orchestrato le operazioni con droni arrivati da molteplici direzioni.
Fra le navi considerate dagli inquirenti, secondo l’Adnkronos, ci sono la russa Astrol-1 che ha navigato nello stretto di Oresund, e la nave con bandiera del Benin Pushpa, sanzionata per il trasporto di petrolio russo. La Pushpa si trovava a 80 chilometri dall’aeroporto quando sono comparsi i droni sullo scalo.
A bordo della nave Oslo Carrier 3, vicina all’aeroporto al momento dell’incursione, ha un equipaggio in parte russofono. La nave è di proprietà della Bulkship Management AS, basata in Norvegia e presente a Kaliningrad.



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