Conferenza stampa, questa mattina, per il DG e il DS del Catania, Zarbano e Pastore. I due direttori si sono presentati ai giornalisti per fare il punto della situazione dopo il mercato e dopo le prime tre giornate, esaltanti per la squadra di Toscano. Questo l’intervento di Zarbano. “Il motivo di questa conferenza? Non è successo nulla di particolare. In segno di rispetto nei vostri confronti noi c’eravamo visti ad inizio stagione, avevamo detto delle cose. Poi, passati due mesi, si è fatto il mercato, che è stato abbastanza intenso. E ora volevamo fare il punto un po’ con tutti. A inizio stagione avevamo detto: ripartiamo da un punto, quello dei playoff raggiunti lo scorso anno. Rispetto al passato abbiamo cambiato una cosa: ci siamo dati un metodo nel fare le cose, ci siamo fissati dei ruoli, ognuno sa cosa fare, e poi c’è una condivisione delle operazioni.
La cosa più difficile di questi mesi? Abbiamo ristrutturato una casa, per farlo bisognava togliere prima che mettere. Quindi prima le uscite. E’ facile comprare, è più difficile fare le uscite. Il miglior acquisto è stato il gruppo, un gruppo compatto, coeso. Col campione vinci la partita, con il gruppo arrivi al risultato finale. Mister Toscano è un attore di questo cambiamento, come noi. Ha dato delle indicazioni e noi abbiamo risposto. Siamo contenti di essere partiti bene, ma ci tengo a dire che siamo solo all’inizio. Siamo appena partiti, la strada è ancora lunga, ma non abbiamo fatto niente. Pensiamo in grande ma dobbiamo muoverci con piccoli passi. L’entusiasmo dei 90 minuti di partita è impagabile, dobbiamo alimentarlo e i calciatori devono alimentarsi di questo, ma in caso di difficoltà dobbiamo muoverci in modo compatto. Dal ritiro si è visto di che pasta è fatto questo gruppo. I giocatori hanno reso semplici partite non semplici, perché all’inizio nessuna gara è facile. Sentiamo una forte responsabilità verso i tifosi e gli operatori: sto scoprendo piano piano cosa è Catania e non sono io a dovervelo spiegare, semmai è il contrario”.
“Il one man show non ha portato a belle situazioni a Catania. Noi qui veramente lavoriamo insieme. Grella in passato è stato ingiustamente contestato e criticato. Io sono qua perché sono amico suo, lo dico chiaramente, ma non è una sviolinata, non ne ho bisogno e non sono nella posizione. E’ grazie a lui se possiamo operare così. Il one man show non esiste più, perlomeno adesso, in futuro non so. Poi è ovvio che ognuno ci mette del suo, che ognuno sta al suo posto. Se un giocatore è un terzino o un centrocampista non lo devo dire io, ma Ivano. Grella è tutto meno che un accentratore, anzi il suo difetto è che è troppo buono. Dovrebbe essere cattivo, un po’ come me, io sono cattivo, sono veramente un rompiscatole, chiamo Ivano Pastore ogni sera e ogni mattina, poi ovviamente le scelte vanno prese, anche impopolari e anche su situazioni che si tramandavano da tempo”.
Il bilancio, il rischio di perdere lo sponsor e Nesima
Poi spazio alle domande dei giornalisti.
A che punto è la situazione di Torre del Grifo e del logo?
“Mesi fa avevamo detto che avremmo utilizzato Cibalino e Cibali e così stiamo facendo, non stiamo utilizzando altre alternative. Confermiamo che abbiamo fatto la domanda ed è stata versata la cauzione, l’asta è stata fissata per il 16 ottobre. L’unica novità è che mesi fa non avevamo ancora versato la cauzione, ora l’abbiamo fatto e siamo in attesa, tutto sta procedendo. Sul logo abbiamo fatto la richiesta e attendiamo la curatela. L’abbiamo fatta diversi mesi fa, quasi parallelamente a quella di Torre del Grifo. I nostri avvocati stanno avendo interlocuzioni con la curatela”.
Come pensiamo di gestire Torre del Grifo?
Vediamo che succederà quando ne saremo in possesso. Il focus è la prima squadra, perché è la locomotiva che tira tutto il resto. Quindi il focus e sui campi e sulle strutture che possano permettersi alla prima squadra di allenarsi nelle migliori condizioni, poi c’è tutto il resto. Dobbiamo andare per gradi e priorità”.
La situazione del bilancio di quest’anno?
“Il bilancio del nuovo anno è in perdita, coperta dal maggiore azionista, che ha fatto enormi sforzi, immissioni di capitale altissimo, ma non preoccupa la situazione, che è stata ripianata. Io avevo detto che è impossibile pensare alla sostenibilità in Serie C se si vuole vincere. Nonostante le entrare dal botteghino, la sostenibilità si ottiene negli anni successivi, in campionati differenti. Però dalle uscite abbiamo ottenuto un notevole risparmio, rispetto ai costi e al monte ingaggi, i cui effetti si vedranno nel prossimo anno. Abbiamo risparmiato un 2 milioni di euro circa, ma vorremmo anche incrementare i ricavi per ridurre il gap”.
Girano voci che ci sia il rischio di perdere lo sponsor di maglia Funivie dell’Etna. Conferme?
“Su tutti gli sponsor devo dire che qui a Catania c’è una risposta importante, rispetto ad altre realtà. Ci sono numeri importanti e che si possono incrementare? E’ ovvio che la performance della squadra aiuta tutti. Con Funivie dell’Etna c’è un contratto che si chiude a dicembre, da qui a dicembre vedremo, se dovessimo perderlo ne troveremo un altro”.
Le ultime su Nesima?
“Stiamo provando a fare tutto il necessario affinché possa essere aperto al pubblico oltre che ai nostri atleti. Ci stiamo lavorando, non so se riusciremo a farlo in giorni o mesi, sicuramente nel più breve tempo possibile”.
Quali squadre possono competere con il Catania?
“Ce ne sono 19 di squadre competitrici. Tutte le squadre vanno affrontate allo stesso modo. Sono tutte antagoniste”.




Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?