L’attore e autore siciliano Giovanni Calcagno sarà il prossimo protagonista della rassegna “Il Sorriso degli Dei”, organizzata dal Parco Archeologico di Tindari, con lo spettacolo “La Canzone di Orlando – Martirio e Vendetta dei Cristiani a Roncisvalle”, in programma mercoledì 13 agosto (ore 21.00) all’Agorà del sito archeologico di Abakainon (Tripi – Me).
Scritto e interpretato dallo stesso Giovanni Calcagno, La Canzone di Orlando è uno spettacolo di teatro di narrazione che nasce dalla lunga esperienza di giullare contastorie dell’attore paternese. Nel racconto vengono utilizzate le narrazioni ‘a braccio’ tipiche di una certa tradizione siciliana. Il testo è inoltre arricchito da alcuni brani originali in anglo-normanno della prima edizione di questo testo della letteratura occidentale, oggi tremendamente attuale. Nella Canzone di Orlando risuona potente la voce di un guerriero, che attraverso la sua tragica esperienza in battaglia celebra per noi il suo incontro con la morte, in cui splendono meravigliose e contraddittorie, la sua grandezza eroica e la sua sensibilità umana.
Le parole dell’artista
Queste le parole di Calcagno: “Fede, onore, lealtà; fanatismo, violenza, intolleranza; ideali, patria e coraggio; commistione di religione, nazionalismo e militarismo…” Parliamo dei giorni nostri o dei “Secoli bui”? L’attuale drammatica realtà ci può forse aiutare a penetrare nella mentalità di un’epoca distante da noi quasi un millennio per poter cogliere nella Chanson de Roland (La Canzone di Orlando) la rude, essenziale, potente poesia che quel tempo ha saputo esprimere, nonché a riflettere sulle aberrazioni dalle quali la storia non ci ha ancora insegnato a liberarci. Ecco i motivi principali che mi hanno spinto a occuparmi di un’opera di letteratura popolare apparentemente così lontana eppure così vicina alle urgenze dei nostri tempi. La presento agli spettatori così come me la raccontava mio nonno, trasportandoli in un mondo favoloso e crudele attraverso l’uso appassionato della parola rievocativa, nella semplicità del rapporto narratore-spettatore. Credo che queste modalità di riflessione e questa possibilità di un ascolto intimo e condiviso possano rappresentare un approccio al tempo stesso semplice ed efficace a una materia importantissima dal punto di vista della critica storica e della letteratura europea: l’approccio di un giullare contastorie capace di parlare ai cuori di tutti”.
La scheda di Giovanni Calcagno
Giovanni Calcagno: Attore e autore siciliano, al cinema è interprete per Marco Bellocchio (Buongiorno Notte, Il traditore), Giulio Manfredonia (Si Può Fare, La nostra terra) con il quale si aggiudica il premio Ciak d’oro, Mario Martone (Noi credevamo), Luigi Lo Cascio (La città ideale), Matteo Garrone (The tale of the tales), Michele Soavi (La Befana vien di notte), Giovanni La Pàrola (Il mio corpo vi seppellirà) ed è stato recentemente diretto da Danny Boyle nella serie televisiva internazionale Trust. In teatro è stato diretto da Mario Martone (don Giovanni, Edipo a Colono, Serata a Colono, Morte di Danton), Vincenzo Pirrotta (Eumenidi, ‘U Ciclopu, Macbeth), Enrique Vargas (Abitare Palermo), Marco Bellocchio (I pugni in tasca), Luigi Lo Cascio (Otello, Tamerlano), Claudio Collovà (Horcynus Orca).
Insieme ad Alessandra Pescetta promuove l’attività della Casa dei Santi, occupandosi di formazione e produzione nel campo teatrale e cinematografico. Fra le opere prodotte, il lungometraggio La città senza notte, il corto L’ombra della sposa in concorso a Venezia 2017 e gli spettacoli U principuzzu Nicu – il piccolo principe in versi, e Mystic Luna Park di Guido Ceronetti. Fra le sue numerose esperienze di coordinatore di laboratori di formazione teatrale, ha lavorato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presso il conservatorio Bonporti di Riva del Garda e all’interno di Istituti e scuole, utilizzando il teatro anche come forma terapeutica. Ha pubblicato per A&B editore, Il Piccolo principe in versi e Tre mele cadute dal cielo, 52 racconti armeni raccontati da Giovanni Calcagno.



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