Le dimissioni del presidente Occhiuto sono state una vera e propria bomba nella politica calabrese che ha lasciato sorpresi il centrodestra (in parte) e (soprattutto) il centrosinistra, evidentemente impreparato ad un’elezione che sarà imminente (molto probabilmente ottobre). Su chi punterà il campo progressista? La discussione è ormai, per forza di cose, entrata nel vivo con le trattative che sono in atto non senza fibrillazioni interne per via di un percorso che deve essere sostanzialmente immediato. Oltretutto, c’è da costruire un programma chiaro e serio che possa convincere i calabresi e la cosa non sarà semplice.
Tridico, Stati, Falcomatà
Il nome del candidato presidente dell’area progressista dovrebbe uscire, a meno di sorprese, in una rosa che comprende Pasquale Tridico, Flavio Stasi e Giuseppe Falcomatà. L’ex presidente dell’Inps è un eurodeputato del M5S, è una figura ben vista da molti ambienti calabresi. Basterà? Forse no, m indubbiamente è una persona capace, in politica non da molto tempo. Stasi è il sindaco di Corigliano – Rossano da due legislature, è un politico di Sinistra, al momento non tesserato a nessun partito, ma piace sia a parte del Pd ma soprattutto ad Avs. Tra l’altro, il primo cittadino, è riuscito a battere alle comunali Straface, candidato vicinissimo ad Occhiuto.
Il terzo nome è Giuseppe Falcomatà. Il sindaco di Reggio Calabria ha l’ambizione di cimentarsi alle elezioni regionali come leader di coalizione (se metterà d’accordo l’area progressista). Falcomatà se si candidasse, decadrebbe poi dalla carica sindaco, sia in caso di vittoria, sia se eletto come consigliere. Questo significa che la città tornerebbe, molto probabilmente qualche mese prima delle elezioni. Insomma, al momento il caos regna sovrano e, probabilmente, da qui a poco, scenderanno in campo i leader nazionali dei partiti con un incontro chiarificatore tra Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli.










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