“Il Partito democratico si vergogna talmente tanto delle proprie ridicole dichiarazioni, che non trova neanche un poveretto disposto a firmarle. Fino a qualche settimana fa le note erano sottoscritte dal ‘Pd guidato da Irto’, adesso che il senatore dem è riuscito ad imboscarsi talmente bene da scampare il pericolo candidatura alla presidenza della Regione (siamo passati da tre esternazioni al giorno al vuoto cosmico, causa terrore elettorale) abbiamo l’anonimato”. Così Pierluigi Caputo, vice presidente del Consiglio regionale della Calabria.
“Per il resto lo stile rimane il medesimo: solo insulti, fango e zero argomentazioni. Un sondaggio non piace alla sinistra? Allora deve essere per forza falso e pilotato, ed ecco giù accuse e falsità di ogni tipo. Nel frattempo il Pd tace sul filosofo Donatella Di Cesare, pronta a candidarsi con Tridico e nota per le sue tesi filoputiniane e per l’esaltazione delle Brigate Rosse. Ahi, questo Irto affetto da mutismo selettivo. Ahi, questo democratici a giorni alterni”, conclude Caputo.




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