Sono stati tanti i tifosi della Reggina che, nelle ultime settimane, ha contattato la redazione di StrettoWeb per esprimere la propria opinione in merito al futuro societario, far sentire la propria voce o anche solo sfogare un po’ di frustrazione accumulata dopo due anni fallimentari di Serie D, promesse non mantenute e prese in giro da parte della politica e della società. La notizia del giorno è il ritorno di fiamma di Stefano Bandecchi, contattato da Massimo Ripepi, per i colori amaranto.
Bandecchi ha dichiarato apertamente di essere pronto a prendere la Reggina, portarla subito in Serie C e poi cederla gratis a un gente seria e che ne possa garantire il futuro.
Un’opzione che abbina la gioia della promozione all’incertezza del futuro appena successivo. E che intimorisce qualche tifoso, come si evince dalle parole di Salvatore da Torino che ci scrive. “Redazione di StrettoWeb buonasera. Sono Salvatore da Torino, ovviamente tifosissimo della nostra Reggina e con riferimento alle ultime novità riguardanti la squadra amaranto circa eventuali avvicendamenti societari vorrei, se mi consentite e gentilmente se mi date spazio, esprimere qualche mio modesto parere in merito.
Benissimo che si sia materializzato un eventuale acquirente rispondente in questo caso al nome di Bandecchi, Sindaco di Terni e proprietario della Università Telematica “Niccolò Cusano”. Sicuramente soggetto benestante il Bandecchi, che non avrebbe alcuna difficoltà ad allestire una squadra pronta a sbancare il campionato di serie D, campionato che ormai ci vede partecipare da due stagioni già archiviate ed un terzo cui ci accingiamo a partecipare.
La domanda che vorrei porre a Bandecchi penso se la pongano tantissimi altri tifosi, considerato che l’impegno sarebbe limitato nel tempo, un solo anno per approdare nell’agognata serie C e poi il disimpegno, in considerazione del fatto che al suddetto Bandecchi in quanto proprietario della Unicusano non sarebbe consentito detenere una squadra professionistica. Avrebbe un senso impegnarsi per un così esiguo tempo, seppur “condito” da eventuale promozione, senza programmazione per un futuro spalmato in più anni? E poi, mi chiedo e chiedo, cosa ne sarebbe della Reggina in serie C?
Si ritornerebbe punto e a capo in attesa e nella speranza che qualche fantomatica “cordata” di imprenditori più o meno facoltosi faccia il passo cruciale, se mai dovessero esserci e dovessero farlo, per acquistare la Reggina, ovvero di qualche singolo imprenditore di turno pronto a promettere mari e monti, promesse che poi puntualmente naufragherebbero e verrebbero disattese scontrandosi con la dura realtà.
Spero e mi auguro di essere smentito da fatti concreti che da qui in avanti si dovessero palesare ma, perdonatemi, in un caso o nell’altro, la situazione dal mio punto di vista si prospetta tutt’altro che rosea. Andiamoci piano a cantare vittoria.
Grazie per l’attenzione. Saluti“.
E se l’alternativa fosse la Serie D in eterno?
Una preoccupazione comprensibile, derivante dall’attaccamento alla squadra e dalle tante, troppe, delusione provate sulla propria pelle. Dovesse risolvere la questione legale che gli impedisce di gestire una società professionistica, Bandecchi a Reggio Calabria potrebbe trovare la piazza che fa al caso suo. Una personalità istrionica come la sua si sposa perfettamente con la voglia di rivalsa di Reggio Calabria: Bandecchi regala, il tifo reggino lo ripaga esaltandolo. Emozioni delle quali uno come Bandecchi si nutre da sempre e lo ha dimostrato già con il famoso tributo della Curva da ‘avversario’. Figuriamoci da presidente, in grado di preparare una corazzata dopo anni di calcio-mercatini.
Se ciò non dovesse accadere, la cessione non deve essere vista per forza in maniera negativa. In Serie C la squadra ha sicuramente più appeal e, cedendola gratuitamente, non diventa più una questione di chi offre di più, ma si può scegliere il ‘candidato migliore’ in base alla serietà della figura in questione e della proposta che presenta. Un po’ come avrebbe dovuto fare Falcomatà e non l’ha fatto. Ma quella è un’altra storia che ci ha condannato a 3 anni di Serie D sui 10 prospettati da Brunetti. Con Ballarino, del resto, le prospettive sono e restano queste. Quindi è davvero Bandecchi il problema?




Vuoi ricevere le notifiche sulle nostre notizie più importanti?