“Caro Direttore in data 5 maggio 2025, il sottoscritto Prof. Veronese ha formalmente effettuato un accesso agli atti presso la società SORICAL, ai sensi della Legge 241/1990, con richiesta di presa visione e rilascio copia dell’elenco degli immobili di proprietà dell’Ente Comunale di Reggio Calabria, ubicati nel medesimo comune, sprovvisti di regolare contatore idrico. Tra questi: sedi istituzionali, scuole di ogni ordine e grado, uffici pubblici, palestre, stadi e cimiteri comunali”. E’ quanto inviato alla stampa dal Prof. Simone Veronese.
“Quanto emerso è di inaudita gravità. Da decenni si assiste ad un continuo furto di acqua pubblica, con mancata registrazione dei relativi costi nel bilancio comunale, comportando un danno economico quantificabile in oltre 30 milioni di euro l’anno, mai contabilizzati tra le uscite. Un’omissione che configura un falso in bilancio, dal momento che i metri cubi di acqua consumati dagli immobili comunali sono stati artificiosamente inseriti tra le perdite della rete idrica, e quindi spalmati sulle bollette dei cittadini, generando la tariffa idrica più alta d’Italia con aumenti fino al 300%”.
“Nella giornata del 12 maggio 2025 tramite PEC è stato presentato un esposto alla Guardia di Finanza, alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti per fatti penalmente rilevanti, ipotizzando la sussistenza dei reati previsti e puniti dagli articoli 625 (furto), 640 (truffa ai danni dei cittadini e della SORICAL), e 2621 c.p. (falso in bilancio). Tramite PEC in data odierna, 19 giugno 2025, alle ore 10:00, è pervenuta la risposta ufficiale da SORICAL, che conferma in maniera inequivocabile l’assenza di qualsiasi contratto idrico tra il Comune di Reggio Calabria e SORICAL relativamente a molteplici immobili pubblici, tra cui:
• Tutte le scuole pubbliche (infanzia, primarie, secondarie);
• Tutti gli uffici comunali, inclusi quelli di rappresentanza;
• Tutti i cimiteri cittadini;
• Tutti gli impianti sportivi comunali;
• Il Palazzo San Giorgio, sede del Comune, ove è stato installato un contatore mai contrattualizzato;
• Incredibilmente, anche il Comando della Polizia Municipale è privo di contatore e contratto.
Si tratta di una gestione opaca e irresponsabile della cosa pubblica, in cui il Sindaco in carica, attraverso un artificio contabile, non inserendo a bilancio costi reali per milioni di euro, ha falsificato la contabilità dell’ente, ottenendo irregolarmente l’uscita dal piano di rientro finanziario. Di fatto, l’acqua consumata dagli immobili comunali è stata pagata dai cittadini, che si sono visti triplicare le tariffe nell’arco di dieci anni, subendo un danno economico ingente e strutturale”.
“Tutto ciò mentre intere aree della città continuano a soffrire per l’intermittenza o l’assenza totale del servizio idrico, specie nei mesi estivi, arrecando gravi disagi a famiglie, imprese e attività commerciali. Nel denunciare con fermezza queste gravi omissioni e violazioni di legge, mi appello alle autorità competenti affinché venga fatta piena luce sui responsabili politici e amministrativi di questa vergognosa vicenda e si ripristini finalmente il principio di legalità e giustizia nei confronti dei cittadini di Reggio Calabria”.






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