Finale di stagione amaro in casa Viola. L’ultimo frame è quello di qualche giocatore in lacrime per un finale di stagione che nessuno si sarebbe mai aspettato, complice quell’inizio sfolgorante che aveva, giustamente, infiammato la piazza. Stagione terminata, tempo di partenze per tornare a casa e passare in relax l’offseason. Addii o arrivederci? Sarà il tempo a dirlo, insieme alle scelte societarie che andranno ponderate bene in base a quanto di buono e meno buono si è visto in stagione. La società è già a lavoro in questo senso.
Difficile dire, ad oggi, chi verrà riconfermato. Non si tratta solo di volontà della dirigenza e di volontà dei giocatori, entreranno in gioco tanti fattori legati al coach, alle prospettive di mercato (tanto per la Viola quanto per i singoli) e alla categoria.
Mercato Viola: 2 rinnovi possibili
Proviamo a sbilanciarci. Due potrebbero e dovrebbero essere i rinnovi più probabili. Il primo nome è, ovviamente, quello di Manu Fernandez. Il capitano della Viola ha guidato la squadra nella prima parte di stagione e il declino neroarancio è coinciso, tristemente, con il suo grave infortunio. Integrato perfettamente in città, a livello personale e anche a livello sportivo, Manu non vede l’ora di tornare in campo post riabilitazione. Il suo dovrebbe essere il rinnovo più probabile.
L’altro nome è quello di Ilario Simonetti. Nativo di Stilo, sente fortemente la maglia neroarancio, è giovane e in crescita. Si è preso la ‘fascia’ da capitano dopo l’infortunio di Fernandez, ci ha messo spesso la faccia nei momenti difficili, nel finale di Gara-2 è rimasto a terra con i crampi per quasi 5 minuti, letteralmente svuotato, tanto che si temeva per qualcosa di serio.
Mai dire mai, ma questi dovrebbero essere i rinnovi più probabili e i punti fermi dai quali ripartire.
Viola, rinnovi o addii? Poche chance per i nuovi
Ci spostiamo adesso sul campo delle riflessioni. Partiamo dagli ultimi arrivati: difficile la riconferma di tutti. Boniciolli ha inciso poco, è apparso ancora lontano dal livello a cui vuole ambire la Viola. Lo stesso dicasi di Traore che, al netto delle critiche (a volte fin troppo esagerate nei modi e nei toni), appare ancora parecchio grezzo. Stamatis ha già salutato sui social: ingaggio, status di straniero e un impatto nel al di sotto delle attese non giocano a suo favore. Dell’Anna è forse quello su cui si può puntare qualche gettone in più, quantomeno, sul Dell’Anna delle prime gare, dalla seconda metà del Play-In è crollato anche lui.
Viola, rinnovi o addii? Il core della squadra
Veniamo al core della squadra. Primo nome caldo: Uchenna Ani. Le vittorie della Viola sono passate anche e soprattutto, ma non solo, da lui. Quando entra in striscia e in fiducia è difficile da fermare, è stato spesso la soluzione più efficace da 3 e quando non entravano neanche i suoi tiri la Viola ha faticato parecchio. È un giocatore di categoria, ha mercato, il rinnovo lo meriterebbe.
Discorso simile per Efi Idiaru: tanta grinta, difesa, attributi e qualche soluzione offensiva che ha spesso tolto le castagne dal fuoco. Un giocatore che vorresti sempre avere dalla tua parte, soprattutto in una squadra con un assetto che predilige un certo tipo di difesa. Una variabile da tenere d’occhio.
È impossibile non amare Josuè Bangu, dal “aundi imu sunamu” alla battuta sulla scuola guida è diventato prima la ‘mascotte’ (nel senso più bello del termine) della Viola e poi si è preso le sue responsabilità nel sostituire, rimettendoci per 3 volte la caviglia, Manu Fernandez nel ruolo di play. Doveva essere l’ultimo delle gerarchie, è cresciuto tanto, ha mostrato qualità (soprattutto difensive e atletiche) e limiti (nel playmaking e nella realizzazione). Non è il sostituto ideale di Fernandez, può comunque essere una buona riserva.
La situazione di Elias Donati è complessa da decifrare. È uno che spesso lavora nell’ombra, non uno ‘statpadder’ che risalta all’occhio nei tabellini. Nel bel mezzo della situazione Cessel ci si aspettava qualcosa di più.
A proposito di Giovanni Cessel. Il talento non gli manca, l’affetto dei tifosi nemmeno, ma l’esclusione nel momento clou, le polemiche di fine stagione, il fatto che fosse uno degli indiziati a partire post ‘mercato di riparazione’ sono indizi importanti. Per entrambi i lunghi potrebbe essere finita qui.
In bilico anche la situazione Joseph Paulinus, capace di up e down importanti durante la stagione. Lampi di talento, circus shot e stoppate da urlo, poi diversi passaggi a vuoto. Nella seconda parte di stagione è calato tanto, come tutti.



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