C’è una strana guerra in corso nella politica calabrese contro lo sviluppo del sistema degli aeroporti regionali voluto dal governatore Occhiuto. I dati sono straordinari, il numero di voli e passeggeri sta aumentando in tutti e tre gli aeroporti della Regione (Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone), la Sacal ha chiuso il 2024 con un bilancio da record grazie al lavoro manageriale di Marco Franchini, figura molto competente del settore chiamato in Calabria proprio da Occhiuto per rilanciare un sistema degli aeroporti che fino a un paio di anni fa non esisteva. Reggio, infatti, stava per chiudere e Crotone lo era già. Esisteva solo Lamezia, e sembrerebbe che il Partito Democratico – al governo della Regione proprio mentre Crotone chiudeva e Reggio rischiava di fermarsi – voglia che la Calabria rimanga con un unico aeroporto operativo. Quello lametino appunto.
E’ surreale, infatti, quanto si legge in una nota stampa di Francesco Grandinetti, pezzo grosso del Pd di Lamezia Terme, già Presidente cittadino del partito oltre che Presidente del Consiglio Comunale della cittadina catanzarese. Grandinetti critica duramente la conferma – in realtà assolutamente scontata – di Marco Franchini quale amministratore unico della Sacal: ha lavorato bene, ha ottenuto risultati straordinari, e invece l’esponente del Pd lametino è furioso. “E‘ un fatto gravissimo per Lamezia Terme e per tutta la Calabria che guarda a questo territorio come centro nevralgico della mobilità regionale” afferma Grandinetti.
Ancora più incredibili le motivazioni di questa posizione così estrema: “Mi sono sempre battuto – prosegue l’esponente del Pd – contro questa scelta proprio perché Lamezia, che ospita l’aeroporto più importante della Calabria, ha anche un diritto statutario a essere rappresentata nel CdA, indipendentemente dalle quote di partecipazione. Escludere Lamezia da ogni forma di governance, anche simbolica, è un atto che ha il sapore dell’emarginazione deliberata. La politica regionale di centrodestra continua infatti a spostare il baricentro della gestione aeroportuale verso Reggio Calabria e Crotone, a discapito del ruolo centrale di Lamezia. E il fatto è che questo disegno è ormai sotto gli occhi di tutti, con il progressivo depotenziamento dell’aeroporto di Lamezia a vantaggio degli altri due scali: basti pensare allo spostamento della base operativa Ryanair verso Crotone e allo svuotamento di fatto della presenza Ryanair a Lamezia in favore di Reggio Calabria. Questa visione squilibrata danneggia l’intera Calabria, e soprattutto ignora le legittime aspettative di un territorio che ha dato moltissimo in termini di infrastrutture e servizi“.
In realtà è tutto falso. Lamezia non è stato assolutamente depotenziato. Non ha perso né voli né basi Ryanair, non ha perso neanche passeggeri che invece sono in aumento (538.131 soltanto nel primo trimestre 2025, in aumento del +14,2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa con una proiezione di oltre 2 milioni di passeggeri annui, dati ufficiali Assaeroporti). Semplicemente Occhiuto ha deciso, finalmente, di investire anche su Reggio e Crotone, che stanno crescendo enormemente, senza nulla togliere a Lamezia.
Ma quella del Pd è una vera e propria lotta politica contro la Regione guidata da Occhiuto. Una comprensibile posizione ideologica per un partito che si trova all’opposizione, ma probabilmente dovrebbe individuare altri settori in cui contrastare la maggioranza rispetto a quelli in cui è perdente a prescindere per gli evidenti risultati positivi ottenuto da Occhiuto che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini calabresi nel settore aeroportuale.
“Ma c’è di più – evidenzia infatti Grandinetti nella sua nota – la presenza di un CdA, pluralistico e rappresentativo, è fondamentale anche e soprattutto per garantire un presidio democratico a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori della Sacal, che troppo spesso sembrano vivere in un clima quasi da regime, dove chi osa contestare le decisioni del “Re” rischia di essere punito. Un CdA attento avrebbe anche il dovere di ascoltare e sostenere i tanti commercianti che operano dentro lo scalo lametino, i quali andrebbero considerati partner dello sviluppo aeroportuale, e non semplici strumenti per far quadrare il bilancio. L’istituzione regionale e quella comunale sembrano aver dimenticato che l’aeroporto di Lamezia non è una semplice azienda che deve generare utili, ma un’infrastruttura strategica, quasi totalmente pubblica, che ha il dovere di svolgere anche una funzione sociale, a beneficio dell’intera Calabria e in particolare del territorio che lo ospita. Non possiamo nemmeno accettare, come giustificazione, il voto di astensione del sindaco Mascaro, motivata da un “garbo istituzionale” nei confronti del futuro sindaco. Lamezia non ha bisogno di garbo, ma di una difesa istituzionale ferma e autorevole. Perché qui si tratta del rispetto di un’intera comunità. Il sindaco avrebbe dovuto votare “contro” e chiedere con forza il ripristino del cda per far rispettare Lamezia”.
Il presidente Occhiuto e il sindaco Mascaro, ricorda infine Grandinetti “avevano più volte promesso il ripristino del CdA e la presenza di Lamezia nella governance Sacal. Ma ancora una volta le promesse sono state disattese, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Noi non ci rassegniamo. Lamezia merita rispetto e rappresentanza. E continueremo a lottare con tutte le nostre forze affinché il nostro territorio non venga più trattato come una comparsa nel panorama regionale. Perché questo è ciò che è accaduto negli ultimi anni: un’amministrazione che ha reso Lamezia periferia della nostra regione. Dobbiamo ripristinare con forza il concetto di Lamezia centrale, non solo geograficamente, ma anche politicamente”.
La guerra lamezio-centrica del Pd è particolarmente strana in quanto Reggio Calabria e Crotone, le due città degli Aeroporti che Occhiuto ha rilanciato, sono entrambe amministrate dalla sinistra. Direttamente dal Pd che ha in mano il Comune di Reggio Calabria con Falcomatà da oltre 11 anni, e con l’ottimo Vincenzo Voce, uno dei Sindaci più apprezzati d’Italia, a Crotone. Quest’ultimo non è del Pd ma è sempre di sinistra. Anche la segreteria regionale del Partito Democratico, guidata da Nicola Irto, è espressa da Reggio Calabria. Perché, quindi, questa lotta all’azione regionale proprio per lo sviluppo degli scali reggino e crotonese? E’ solo spicciolo campanilismo o c’è dell’altro?
Quando Occhiuto annunciava l’arrivo di Ryanair all’Aeroporto di Reggio Calabria, Falcomatà pubblicava sui social l’epico post rimasto nella storia. “Volano frottole” diceva il primo cittadino reggino, pensando di fare il simpatico nell’azione di opposizione al governatore Regionale. E invece poi Ryanair è arrivata davvero, e anche l’Aeroporto sta cambiando volto grazie ai lavori della nuova aerostazione iniziati proprio pochi giorni fa sotto la guida della Regione Calabria.
Sarà che il Pd, ancora una volta, soffre di invidia e gelosia politica e pur di non accettare la bravura degli avversari, rema contro lo sviluppo del proprio territorio? Non c’è nulla di diverso nell’assurda battaglia reazionaria contro il Ponte sullo Stretto di Messina. Evidentemente il Pd vorrebbe che i calabresi si muovessero ancora in sella agli asinelli…