Un alto esponente dell’intelligence francese ha riferito alla CNN che un caccia Rafale dell’aeronautica indiana — uno dei più avanzati velivoli da combattimento di fabbricazione francese — è stato abbattuto dalle forze pakistane. Sarebbe la prima perdita in combattimento per questo modello. Le autorità francesi hanno avviato un’indagine per verificare se anche un secondo Rafale possa essere stato colpito nella notte. Nel frattempo, il portavoce militare pakistano, Ahmed Sharif Chaudhry, ha reso noto che il bilancio complessivo delle vittime in Pakistan e nella zona del Kashmir sotto amministrazione pakistana è salito a 31 morti e 57 feriti.
Secondo un’importante fonte della sicurezza pakistana citata dalla CNN, il recente scontro aereo tra caccia indiani e pakistani è stato uno dei “più grandi e lunghi nella storia recente dell’aviazione”. In totale, 125 aerei da combattimento si sono fronteggiati per più di un’ora, con entrambe le forze che hanno mantenuto le rispettive posizioni senza violare i confini aerei. La fonte ha sottolineato che gli scambi di missili avvenivano a distanze superiori anche ai 160 chilometri, segno di un conflitto ad alta intensità ma condotto con prudenza.
Le due nazioni sembrano aver evitato il rischio di sconfinamenti, anche in memoria del precedente del 2019, quando un pilota dell’aeronautica militare indiana fu abbattuto in territorio pakistano, catturato e mostrato in TV prima del suo rientro in India. Un’umiliazione che, secondo la fonte, entrambe le parti volevano scongiurare. Il Pakistan, ha spiegato la stessa fonte, ha tentato di allertare in anticipo i civili nelle aree considerate a rischio, e l’esercito ha operato per contenere il numero delle vittime non militari.
Particolarmente toccante la notizia della morte del figlio di sette anni di un colonnello dell’esercito pakistano, ucciso durante i raid indiani: alla cerimonia funebre hanno preso parte sia il presidente sia il primo ministro del Pakistan. In India, intanto, le autorità hanno chiesto ai residenti dello Stato di Jammu e Kashmir, nel nord del Paese, di evacuare le loro abitazioni per timore di nuovi attacchi da parte delle forze armate pakistane.





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