Francesca Zara a StrettoWeb: “vi racconto la WNBA. Finale Scudetto? Villa e Cubaj, che talento” | VIDEO

Francesca Zara a Reggio Calabria per le Finali Jr. NBA e WNBA: l'ex giocatrice si racconta fra giovani, WNBA e movimento cestistico femminile

Una delle più grandi giocatrici del basket femminile italiano è giunta a Reggio Calabria per le Finali Jr. NBA/Jr. WNBA FIP Schools League 2024-25. Parliamo di Francesca Zara, ex Nazionale Italiana, 5 volte Campione d’Italia, 1 volta Campionessa in Russia, unica italiana a vincere l’Eurolega, 1 stagione in WNBA con le Seattle Storm, nella scorsa stagione alla Summer League nel coaching staff dei Detroit Pistons. Trofei ed esperienza di certo non le mancano.

Oggi a Reggio Calabria per dare un grande messaggio ai più giovani: “divertirsi prima di pensare a diventare dei campioni. Divertirsi, giocare assieme, lavorare assieme, vivere i valori dello sport di collaborazione, socializzazione, dare il massimo e uscire dal campo soddisfatti non solo quando si vince. Si richiede sempre tanto ai giovani ma penso sia importante costruire delle basi, a livello mentale, che permetta loro di essere sereni quando sono in campo e permetterà loro di esprimere loro il loro vero potenziale se diventeranno professionisti.

Io sognavo l’NBA, guardavo qualsiasi partita e cercavo di replicare al campetto. Sono stata lì, ho avuto diverse esperienze, non solo in WNBA, sono stata alla Summer League con i Detroit Pistons (nel coaching staff, ndr): io alleno, mi piacerebbe trasmettere energia e gioia in quello che si fa“.

Rispondendo alla domanda di StrettoWeb sulle finali Scudetto vinte da Schio su Venezia, con il duello fra l’eterna Giorgia Sottana e la talentuosissima stella Matilde Villa, Francesca Zara ha dichiarato: “la serie delle finali Scudetto è stata bellissima. Tutte gare combattute, da 2-0 a 2-2, ho visto un grande livello. Villa è un grande talento, ha grande personalità per l’età e il ruolo che ha. Ma lasciatemi spendere una parola per Cubaj perchè veramente è stata immensa sotto tutti i punti di vista. I numeri forse non parlano a nostro favore ma serie Finali come queste o le ultime partite della Nazionale possono sicuramente aiutare il movimento. Ritengo però che bisogna partire dalle basi, come in questa giornata. Chiaramente avere un riferimento come Villa, Cubaj, Zandalasini è importante“.

Impossibile non farle una domanda sulla sua esperienza in WNBA con le Seattle Storm nel 2005. L’ex giocatrice azzurra ha raccontato cosa l’ha colpita maggiormente del basket a stelle e strisce: “la fisicità e la velocità di gioco, nelle scelte è la grande differenza. Anche se il basket europeo si sta avvicinando molto al modello NBA e WNBA. Questo, per la mia esperienza, è quello che aveva impattato tantissimo, poi ci si lavora e ci si abitua. Bisogna anche saper fare a quelle velocità le giocate tecniche. Adesso comunque ci sono tante giovani italiane che vanno nei college: non è la velocità WNBA ma ci si avvicina tanto”.