Cala il sipario. Solo applausi e non è scontato quando il finale è amaro. Qualche lacrimuccia scende pure. Una cavalcata pazzesca quella della Domotek che, a inizio stagione, era data per probabile retrocessa. E invece… Due volte a un passo dalla finale Playoff, prima in Gara-2, avanti 0-2 ad Acqui Terme e a un passo dal chiudere la serie; poi in Gara-3, quando solo il tie-break ha negato la rimonta. La dura legge dei Playoff: il finale non è sempre dolce.
Lo sa bene Saverio De Santis che, invece, è di una dolcezza unica. Sempre sorridente e disponibile, anche con un peso sul cuore come può essere dopo questa partita. Del resto, ai supereroi non è concessa alcuna pausa. E lui, con la maglia di Spiderman sotto quella della Domotek, come di consueto, è volato da una parte all’altra del campo anche oggi compiendo i soliti 4-5 miracoli con tuffi più simili a quelli di un portiere che di un libero da pallavolo. Uno è quasi terminato in mezzo al pubblico, modello NBA, avrebbe fatto venir già il palazzetto.
E a volte sembra che i sensi di ragno li abbia veramente, come quando durante l’intervista ferma un pallone che stava arrivando minaccioso. “Hai salvato anche questa…“, gli diciamo strappandogli una risata. Per il resto quasi fa piangere tutti. “Voglio ringraziare il pubblico di Reggio Calabria che ci ha aiutato a superare le difficoltà e gli infortuni. Non vedo l’ora di rivederlo l’anno prossimo con questa atmosfera. Questa squadra meritava la finale, purtroppo la storia si ricorda di chi vince. È stato un onore giocare per Reggio Calabria, questa maglia la sento mia (è originario di Palmi, ndr), è stato l’anno più bello della mia vita, rappresentare Reggio Calabria è stato un onore, ho dato l’anima“.
