Una scossa di terremoto di magnitudo 3.4 ha colpito la città di Reggio Calabria alle 21:23 di questa sera, causando momenti di paura tra la popolazione. Nonostante l’intensità relativamente moderata del sisma, la vicinanza dell’epicentro e la profondità dell’ipocentro hanno amplificato la percezione del fenomeno, soprattutto nei quartieri meridionali della città, come Pellaro, Bocale, Ravagnese e Arangea. In queste zone, molte persone sono scese in strada per lo spavento.
L’epicentro del sisma è stato individuato al largo di Punta Pellaro, una località nota per la pratica del kitesurf grazie alle condizioni di vento favorevoli. Qui il terremoto è stato particolarmente avvertito, raggiungendo il 4° grado della scala Mercalli. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), questa intensità corrisponde a una scossa percepita da molte persone, con tremori di infissi e cristalli e leggere oscillazioni di oggetti appesi.
Va ricordato che la scala Mercalli, a differenza di quella Richter, non misura l’energia rilasciata dal sisma, ma piuttosto gli effetti percepiti nelle diverse aree. Per questo motivo, la stessa scossa può essere avvertita in modo diverso a seconda della zona. Ad esempio, mentre nei quartieri meridionali di Reggio Calabria e in alcune aree di Messina il terremoto ha raggiunto il 4° grado Mercalli, nel centro città e a Messina centro è stato classificato come di 3° grado, e nei comuni più lontani come di 2° grado.
Intervento della Protezione Civile a Pellaro
A Pellaro, quartiere situato circa 12 km a sud del centro cittadino, la Protezione Civile della Regione Calabria è intervenuta tempestivamente per monitorare la situazione e verificare eventuali danni. Molti cittadini, preoccupati dall’accaduto, si sono rivolti ai volontari per chiedere informazioni. In via precauzionale, alcuni pescatori sono stati allontanati dalla spiaggia, una decisione che ha suscitato dibattiti. Infatti, il rischio tsunami è legato principalmente a terremoti di magnitudo superiore a 6 o 7, mentre quello registrato ieri sera, di 3.4, non presentava tale pericolo.
Una percezione differenziata del terremoto
Reggio Calabria si estende per oltre 25 chilometri lungo la costa dello Stretto di Messina e questo ha determinato una percezione molto variabile della scossa. Nei quartieri meridionali, il terremoto è stato considerato il più forte degli ultimi decenni, tanto che molti residenti lo hanno avvertito come un evento eccezionale. Al contrario, nel centro cittadino e nelle zone settentrionali, come Gallico e Catona, la scossa è stata appena percepita e in alcuni casi addirittura ignorata.
L’episodio ha riportato l’attenzione sulla vulnerabilità sismica dell’area dello Stretto di Messina, storicamente soggetta a eventi tellurici. Sebbene non si siano registrati danni a persone o edifici, la forte percezione del terremoto ha risvegliato nei cittadini il timore per possibili eventi futuri di maggiore intensità. Le autorità invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire le indicazioni della Protezione Civile per affrontare al meglio eventuali emergenze sismiche.