Quest’oggi, lunedì 31 marzo, ricade l’anniversario della morte del Maestro Bruno Nucera, vera e propria istituzione del karate reggino scomparso lo scorso anno a causa di una grave forma di cancro. Il Maestro Bruno Nucera era una delle più grandi istituzioni delle arti marziali a livello nazionale e internazionale: 8° Dan di karate; 4° Dan di IAIDO; 5° Dan di akido; 3° Dan di kendo. Una figura storica del karate reggino conosciuto non soltanto per i suoi insegnamenti nelle arti marziali ma anche per essere un maestro di vita in grado di lasciare il segno nei cuori di atleti, maestri e istruttori.
Con la fondazione della “Bushido Karate” il maestro Bruno Nucera ha accolto tantissimi ragazzi togliendoli dalla strada e, come spesso accade, dalle grinfie della malavita, insegnando loro valori e disciplina. A chi di loro non poteva permettersi di pagare la mensilità, perchè in difficoltà economica, il Maestro permetteva anche di allenarsi gratuitamente.
Il memoriale e la critica del figlio
Nella giornata di ieri StrettoWeb ha pubblicato un comunicato stampa nel quale veniva data notizia di un incontro di commemorazione organizzato da alcuni atleti della “Bushido” per ricordare il Maestro Bruno Nucera.
Fabio Nucera, figlio del compianto Maestro, ha contattato la redazione per prendere le distanze dall’iniziativa e raccontare la propria versione dei fatti. Sottolineando che né i figli né la vedova sono stati contattati per organizzare la cerimonia o informati della stessa, il dottor Nucera afferma: “è stata la fiera dell’ipocrisia. Quelli che si professano atleti di mio padre non avevano a che fare con lui da oltre 20 anni, non erano nemmeno nella stessa federazione perchè mio padre venne estromesso dalla FILJKAM, gli è stata fatta terra bruciata intorno ma lui ha sempre lasciato correre in questi anni“.
Nucera, oggi affermato professionista nella chirurgia vascolare di base in Puglia, ha raccontato i momenti di difficoltà vissuti: “mio padre ha avuto un grave cancro al fegato e un’insufficienza cerebro-vascolare. Io l’ho accudito 24 ore su 24. In 8 lunghi mesi di agonia né Riccardo Partinico (uno degli organizzatori, ndr) né i presenti nella foto si sono degnati di venirlo a trovare, a parte Pino Vitaliano. Quando mio padre si è ammalato ed è stato male, nessuno lo ha chiamato per sapere come stesse. Nessuno di quelli nella fotografia si è presentato alla camera mortuaria, si è degnato di fare le condoglianze, è venuto a casa nostra durante la veglia. Mio padre è rimasto abbandonato“.
I ringraziamenti
Il dott. Nucera ha voluto ringraziare chi, a suo dire, è stato davvero vicino al padre e alla famiglia nei momenti di difficoltà. “Vorrei ringraziare, per le cure prestate, il chirurgo vascolare dott. Vittorio Alberti, rimasto vicino a mio padre fino al dichiarato decesso – ha affermato – il primario di radioterapia del GOM Said Al Sayyad; l’ex primario Riccardo Mazzitelli. Ringrazio tutti i colleghi del GOM di Reggio Calabria per la loro solidarietà data a me, a mia madre Carla Anna Tesser e mio fratello Luca Nucera. Ringrazio inoltre, per la loro vicinanza, mia moglie Maria Antonietta De Cancellis, la madre Anna Patella e il padre Antonio De Cancellis. Infine, grazie alla dirigenza e vari primari del Policlinico Ospedali Riuniti di Foggia per le telefonate ricevute, la vicinanza mostrata nel ricordo di mio padre“.
Menzionati a parte Pasquale Caprì, noto attore e comico reggino che “è stato due notti e tre giorni in ospedale, senza tornare a casa, al capezzale di mio padre, andando via dalla camera mortuaria solo quando il feretro è stato trasportato per la cremazione” e “Carmelo Speranza maestro di karate che è stato anch’esso al capezzale di mio padre fino alla fine“.
Nucera ha voluto ringraziare inoltre: “i presenti in camera mortuaria: l’ex allievo di mio padre Francesco Scevola; Francesco Schepici; Carlo Galati; l’odontoiatra Giuseppe Di Pietro; Lorenzo Arcidiaco; Giuseppe Corsaro; il cardiologo Giuseppe Grippaldi; il medico chirurgo Sandro Parisi; l’ex luogotenente della Guardia di Finanza Americo Della Valle; il primario di chirurgia vascolare Pietro Volpe.
Per le condoglianze ricevute: il brigadiere dei carabinieri Nicola Simmi; il vicequestore di Grosseto Paolo Malorni; il maestro di IAIDO Leonardo Amoruso; il maestro Gianni Poltronieri da Milano; l’ex primario di urologia Pietro Cozzupoli.
Infine: Tommy Morris maestro di karate e presidente mondiale della federazione Kobe Osaka con sede in Scozia; la federazione greca di karate del dott. Giorgio Iakonomis per i telegrammi“.
In conclusione, il dott. Fabio Nucera ha chiarito che: “la famiglia Nucera si impegnerà affinchè il nome del maestro di karate Bruno Nucera non venga più usato in vano e intende diffidare suddette persone dall’utilizzare impropriamente il nome di Bruno Nucera“.






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