Botta e risposta a distanza tra Acireale e Siracusa a qualche giorno dallo scontro in campo di domenica vinto incredibilmente dai padroni di casa. Dopo le parole del dirigente aretuseo Walter Zenga, che si è lamentato con arbitro, raccattapalle e giudice sportivo (in quest’ultimo caso per le due squalifiche a Maggio e Sarao), è arrivata la replica del club granata in una nota ufficiale.
“La SSD Citta di Acireale, alla luce delle dichiarazioni del Club Manager del Siracusa Calcio, Walter Zenga, che alimentano le polemiche sorte domenica scorsa dopo il match giocato allo stadio “Aci e Galatea”, fa presente che all’interno di una Società importante come quella aretusea, che può vantare giocatori, staff tecnico e dirigenza di alto livello, si dovrebbe evitare di alzare polveroni, e allo stesso tempo invita il Club Manager aretuseo ad accettare il responso del Commissario di campo (peraltro voluto dalla sua stessa Società) e della giustizia sportiva (come del resto ha fatto l’Acireale), che ha evidenziato come le manchevolezze comportamentali siano occorse da entrambe le parti (il che, in un match molto sentito e delicato dal punto di vista ambientale, puo apparire comprensibile)”.
“Le squalifiche ad Alessio Zappala e Domenico Maggio, in ultima analisi, si equivalgono. Spiace, semmai, che dei ragazzini del Settore Giovanile, quattordicenni o poco meno, siano stati pesantemente insultati, a margine del compito svolto da raccattapalle, da giocatori adulti e di grande esperienza, che dovrebbero invece rappresentare un esempio e un modello. Sarebbe d’esempio, in questo caso, mostrare di saper perdere allo stesso modo di come fino ad ora si e saputo, tante volte, vincere. Alla Società del presidente Ricci va in ogni caso un in bocca al lupo per il prosieguo del campionato”, si legge ancora.